Al Teatro Manzoni di Roma, fino al 19 maggio 2019
Ancora una volta l’artista siciliano, ma romano d’adozione, ha stregato e coinvolto il suo pubblico, come ama dire lui,con il frenetico fregolismo di travestimento e polifonia comica, che hanno scatenato l’ilarità salace e le goliardiche risate degli spettatori rimasti a Roma per la festa della liberazione, dato il clima incerto e le precarie condizioni metereologiche. L’occasione è stata propizia per presentare nel TEATRO MANZONI, dove già aveva ottenuto unanime successo come caricaturista a tutto tondo dei suoi personaggi con ”Non ci posso credere”, verrebbe da dire al suo straordinario talento e classe fantasiosa farsesca,il suo lavoro fatto di tipi inossidabili, come”l’uomo cannone”una delle ultime creazioni da vero “mastro Geppetto”, che foggia con originale invenzione artistica i suoi burattini,in cui si cala con verve e maestria inarrivabili. Basti vedere il gigionesco individuo dalla straripante camicia bianca che rinuncia temporaneamente alle prelibatezze luculliane per amore,ma poi respinge la “patata” femminile perché la gastronomia l’attira di più; si potrebbe citare pure il totò finale che si muove nella maniera pantomimica di Pinocchio,mentre sul teatrino di fondo vi sono le maschere di Pulcinella ed Arlecchino propri della commedia dell’arte.Il motivo di questo spettacolo è che la comunità Italiana di Boston vuole dargli un premio per i suoi meriti,ma non avendo i soldi per il viaggio deve pagare la traversata atlantica lavorando come comico sulla ”PIZZOMARE CROCIERE” di cui è armatore il boss enotrio Don Antonino e su cui incontra un comandante esuberante ed in vena di conquiste sessuali per dimenticare la famiglia con i cinque figli che in codesto periodo di crisi economica sono un lusso insostenibile;con la sua pancetta il comandante riceve l’ironia dissacratoria ed il rifiuto della prima hostess interpretata da Annalisa Costa,anche lei imbarcata da Augusta in missione segreta e spesso comunica con la centrale con un messaggio cifrato che va decriptato solo alla fine, quando si scoprirà la ragione della subdola crociera.Non mancano altri esilaranti personaggi come il prestigiatore di “karakose”,la figura del cantastorie partenopeo Kuyin Lungotevere CON L’IRONICA ”ARRIVIECCI A ROMA” senza sapere che ti può succedere di brutto, TONY FASANO nostalgico degli anni settanta ed il torero JO ACHIM CORTOS.IL comandante Gianpiero Perone è un altro comico Torinese, bravo con le sue gags e battute sociali,che realizza con Antonello la ”pochade” finale a due sugli equivoci ed i doppi sensi tra un andrologo ed un uomo in crisi da prestazione virile; Antonello COSTA canta pure la romba dei co…, altri motivetti e balla il flamenco ed il tip –tap con tre leggiadre ballerine, sulle coreografie della sorella,prima ballerina, che incarna a sua volta le due macchiette femminili: la facoltosa prostituta e campo ALLEGRIA per antinomia in nero, accompagnata dal violinista stravagante ORONZO. Lo spettacolo si replica fino al 19/05 al TEATRO MANZONI.
Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini
