“Tango glaciale reloaded”. “Un party sotto l’influenza di acidi nell’appartamento newyorkese di Roy Lichtenstein”

Data:

Dal 15 al 19 maggio 2019 al Teatro Franco Parenti di Milano

“Un party sotto l’influenza di acidi nell’appartamento newyorkese di Roy Lichtenstein” potrei definire lo spettacolo di Mario Martone “Tango glaciale reloaded”.
Non v’è dubbio che “Tango glaciale” si avvalga della bravura dei tre attori/ballerini Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro, che sembrano usciti dai cartoni animati, o dal film “Jackie Brown” di Tarantino, di una scenografia multicolore, divertente e bizzarra che prende vita a suon di “disco music” degli anni ottanta. E proprio nel 1982 lo spettacolo vide la luce, con tre differenti interpreti, Andrea Renzi, Tomas Arana e Licia Maglietta ma se allora poteva rappresentare qualcosa di originale, oggi non si può certo parlare di “progetto rivoluzionario”. Non è che la cosa ci faccia disperare, ma se si insiste sul concetto scopriamo che lo spettacolo più che rivoluzionario è vintage. Nulla di male. Il vintage va molto di moda. Ed è anche molto divertente “spiare” i tre ragazzi mentre sballano in discoteca, giocano a guardia e ladri sui tetti, si fanno la doccia, suonano il sax, si tuffano in piscina o vivono scene di vita più o meno quotidiana. Ma quel tango tra i due ragazzi, perché glaciale? A me sembrava più hot… e quindi non ho capito del perché del freddo aggettivo.
La parte drammaturgica lascia un po’ a desiderare dato che Martone ha voluto privilegiare il lato musicale, la danza, i giochi scenografici più che la chiarezza della storia.
Insomma, uno spettacolo più d’effetto che di sostanza ma ripeto, nulla di male, non sempre avere sostanza è garanzia di profondità o di divertimento, perciò a volte preferiamo un bell’effetto che non ci faccia scervellare troppo, visto i tempi pesanti in cui viviamo. Quindi ben venga un bel mix sempre verde di “Sex, drugs & rock’n’roll” (alcool e fumo sono delle droghe, e io a quello pensavo, ma “de gustibus non est disputandum”).
Mario Martone è sicuramente un regista eclettico che con questo Tango reloaded ha sentito il bisogno di tornare ragazzo, quando aveva appena cominciato a mettere i piedi nel mondo dello spettacolo. Ma se tutti i registi mettessero in scena le loro nostalgie… beh… vi lascio immaginare quanto saremmo loaded… noi spettatori. Ce la faremmo? Mah!

Daria D.

TANGO GLACIALE RELOADED (1982 – 2018)
progetto, scene e regia Mario Martone
riallestimento a cura di Raffaele Di Florio e Anna Redi
elaborazioni videografiche Alessandro Papa
con Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro
interventi pittorici/design Lino Fiorito
ambientazioni grafiche/cartoons Daniele Bigliardo
parti cinematografiche/aiuto–regia Angelo Curti, Pasquale Mari
elaborazione della colonna sonora Daghi Rondanini
costumi Ernesto Esposito
testi Mario Martone, Tomas Arana, Lorenzo Mango, Saffo, Bow Wow Wow, Joseph Beuys, Der Blau Engel
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta/Novanta (Ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini)
in coproduzione con Fondazione Ravenna Manifestazioni
con il sostegno di Torinodanza festival | Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con Amat – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Fondazione Milano – Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi”

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