Al Teatro Quirino di Roma, fino al 13 ottobre 2019
Il tempo è galantuomo e spesso serve a chiarire meglio i rapporti tra individui nella vita,spegnendo i fuochi fatui od alimentando le passioni tra amanti o marito e moglie,dopo aver superato incandescenti prove esistenziali destinate apparentemente a cancellare tutto. Ciò è quanto succede tra Gilles e Lisa protagonisti del drammatico scontro dialettico casalingo nel testo del francese E. Emmanuel Schmitt. Ne sono interpreti un ironico e smaliziato M. Placido reduce da un grave incidente tra le proprie mura che, fingendo d’essere stralunato e stravagante per aver perso la memoria,non riconosce la propria moglie,un’altera A.Bonaiuto, da cui viene cordialmente detestato per i rapporti fedifraghi che,come gagliardo scrittore di romanzi gialli, ha con giovani donne sue lettrici ed estimatrici. In preda a tali furori di gelosia lei l’ha fatto cadere per le scale rompendogli la testa,per cui lui adesso le parla in terza persona ed ispezionando la casa, che non ricorda, trova che lei beve vini che rischiano di renderla alcolizzata, pure se lei nega. Naturale che ne scaturisca un duello di svelamenti e colpi d’assi, con ognuno dei due che se ne va per un breve periodo ritornando con acredine,litigiosità acuita da insinuazioni colpevolizzanti più o meno esplicite,velenose allusioni,frutto d’una relazione passionale che si sfoga istericamente.IL diverbio è duro,ma aiuta a capirsi,perdonarsi capendo i sottintesi psicologici tra loro, intuire che c’è ancora molto da vivere insieme dandosi a vicenda con generosa abnegazione, sapendo che ognuno è importante per l’altro. Solo rispettandosi onestamente senza inganni e tradimenti potranno coesistere felicemente nell’amabile casa. L’interno è di Gianluca Amodio in stile borghese, mentre la fine ed accurata regia è di Michele PLACIDO. Si replica al teatro QUIRINO fino al 13/10.
Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini