IL TRASTEVERE  si impone di rigore con una prestazione discreta nel secondo tempo su un mediocre PORTICI in una gara nervosa e spettacolare

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Su un terreno allentato dalla pioggia per l’intemperie notevoli di questi giorni, che non hanno risparmiato nemmeno la capitale, la squadra di mister Perrotti ha riscattato la sconfitta di 7 giorni prima a Muravera, cogliendo così la 5 vittoria su 6 partite ed attestandosi al 4° posto. Naturalmente la compagine già messa in difficoltà dalla necessità d’attaccare su un sintetico bagnato e scivoloso, che tuttavia ha retto meglio dell’impraticabilità dello scorso anno contro l’ANAGNI, non ha dato il massimo tecnicamente per essere lontana da uno stato di formare priva di titolari come Lorusso, Tarantino, Bassini e Barbarossa, che comunque le riserve non hanno fatto troppo rimpiangere.La squadra di MATTIACCI in tenuta azzurra ha impostato sul dinamismo e la frenesia incontrista a centrocampo la propria intelaiatura, imperniata su Atteo, Coratella e Capitan Onda, mostrando un buon palleggio, disimpegni abbastanza sicuri e grinta fallosa tanto che l’arbitro meneghino Agostoni, ha dovuto ammonire Blasio ed Albanese per scorrettezze. I rionali sono parsi più spigliati e manovrieri, sono stati contrati bene dai campani,sostenuti con entusiasmo da un gruppone di tifosi al seguito sui circa 400 spettatori presenti, in modo non eccessivamente faticoso fino al 39°pure per i passaggi sbagliati, fuori misura, la mancanza di idee e la scarsa rapidità di triangolazioni sul campo insidioso, lasciando  spesso il direttore di gara correre proprio per quel particolare,o applicando la norma del vantaggio all’inglese. Poi quando il risultato la logica conclusione del primo tempo,in cui gli amaranto erano stati pescati sovente in off side dal solerte primo assistente russo di messina,sul secondo corner per i locali Albanese classe ’91 cinturava Sfanò e l’attento fischietto lombardo decretava il penalty che il marcatore Tajarol trasformava con un potente bolide angolato alla destra di  Marrone del 99. La sfuriata reattiva del Portici non serviva a nulla e le formazioni andavano al riposo su questo risultato che aveva psicologicamente i  Romani, mentre durante l’intervallo si scatenava un temporale che sarebbe durato fino alla seconda metà del secondo tempo in cui all’inizio il PORTICI produceva il forcing per agguantare il pareggio e Cavalli, scuola milan nelle giovanili, s’esibiva in due meravigliose parate su tiri a mezz’altezza e rasoterra destinati in fondo al sacco di Imbimpo dal limite dell’area. Mister PERROTTI si cautelava con il centrocampista interditore e propulsore al 65°, mentre lo scampato pericolo offriva ai padroni di casa lo slancio,la riscossa orgogliosa e la volontà d’imporre di rimessa la propria supremazia territoriale, la maggior concretezza,anche perché gli avversari restavano in dieci per l’esclusione di capitan ONDA al 71′ per somma d’ammonizioni dovuta ad una clamorosa protesta contro una decisione dell’arbitro. Al 70′ inoltre Levoni sostituiva Sordilli per il TRASTEVERE, invece tra i blu delle pendici ovest del golfo di Napoli entravano Carrano per Blasio e l’esperto Improta per D’Acunto; tutto questo senza che nulla succedesse, a parte il fatto che Sfanò e Compagni avevano più spazio nelle ripartenze.

Ed ecco il secondo sacrosanto rigore che il vivace e manovriero De Julis realizzava a mezz’altezza con l’estremo del trainer proiettato in inutile tuffo a sinistra. Intanto la pioggia battente era cessata ed il pubblico usciva sereno per aver rafforzato il 4 posto, ma domenica, come confermerà Sannipoli nelle interviste, dovrà tornare in SARDEGNA all’Usanna di Sassari contro la TORRES sesta in classifica e la gara si profilava ardua e sfavorevole sulla carta, pure per il tabù sardo che grava sul trastevere nell’isola.

Giancarlo Lungarini.      

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