”La rottamazione di un italiano perbene” al teatro Diana di Napoli

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Carlo Buccirosso torna al teatro Diana di Napoli con una commedia nuova dal titolo “La rottamazione di un italiano perbene” e lo fa in pieno stile “Buccirosso” con tanta  ilarità, gusto dello sfottò, lanciando sempre un messaggio morale e sociale dietro tante risate.

Questa  è la storia di Alberto Pisapìa, ristoratore di professione, gestisce un ristorante di periferia ormai sull’orlo del fallimento! Sposato con Valeria Vitiello, donna sanguigna dal carattere combattivo, è padre di due figli Viola e Matteo, la prima con un amore viscerale per il padre, sembra sia lei quello che lo ama di più e di certo il carattere non le manca, l’altro di certo più calmo e riflessivo.

Alberto vive ormai, da quasi quattro anni, una situazione di grande disagio psichico che negli ultimi tempi ha assunto la conformazione di un vero e proprio esaurimento nervoso! Difatti, un pò a causa della crisi economica del paese e della propria attività di ristorazione di riflesso, e anche a seguito di una serie di investimenti avventati consigliati dal fratello Ernesto, suo avvocato e socio in affari, Alberto si è ritrovato a dover combattere una personale disperata battaglia contro gli attacchi spietati dell’Equitalia che, con inesorabile precisione lo colpisce quasi quotidianamente nella quiete della propria abitazione, ormai ipotecata da tempo, con cartelle esattoriali di tutti i tipi.

Ed un altro grosso problema contribuirà a peggiorare ancor di più la malattia di Alberto: la malvagità di sua suocera Clementina,  spietato ed integerrimo funzionario della agenzia delle Entrate! Soltanto un miracolo avrebbe potuto salvare l’anima di Alberto, posseduto irrimediabilmente da orribili pensieri di morte… farla finita con la propria vita, o con quella di sua suocera?!?  Di fatto, più e più volte durante lo spettacolo ci saranno degli attentati alla vita della malcapitata signora.

Le commedie di Buccirosso, sono tutte commedie corali, dove lui è si il protagonista, ma lascia ampio respiro a tutti i personaggi in scena, cosa che non molti suoi colleghi dello stesso prestigio fanno, a volte trasformando delle commedie in one-man show. Ma, Carlo sa bene che per funzionare una commedia deve mostrare tutti i lati e le sfumature di una famiglia, spesso in un’irrimediabile crisi da cui sembra impossibile uscire.

Buccirosso spinge sempre la sua comicità molto in la, sull’irriverente, centrando spesso i difetti fisici o caratteriali del malcapitato di turno: come il postino affetto da nanismo, la cognata che prepara sempre tisane e camomille rilassanti anche nei momenti più inopportuni, del prete che non sembra proprio adatto ad intraprendere questa vocazione, l’avvenente fratello di cui sospetta una relazione con la moglie, donna molto passionale e con una bellissima voce con cui intrattiene i clienti al ristorante, sarà lei con la sua voce a chiudere lo spettacolo.

Il maestro Buccirosso dimostra sempre di essere un gran professionista e come tale a fine spettacolo , alla prima, si scusa col suo folto pubblico per un problema tecnico proprio sul finale, ma le persone in sala con un fragoroso applauso han fatto percepire all’attore e tutta la compagnia il loro amore, confermando il successo e l’entusiasmo nei confronti di questa nuova commedia.

Marco Assante

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