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Non basta al Trastevere una doppietta del ”bomber” Lorusso per sconfiggere la ”pareggite” contro un ostico e tecnico OstiaMare dall’indomito ardore (2-2)

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Nemmeno nella quarta sfida stagionale con la compagine del X Municipio il club del presidente Betturri è riuscito ad imporsi ed ancora una volta deve riflettere, con amaro rimpianto, sulle proprie incertezze ed esitazioni, distrazioni, difensive, oltre al fatto che non è capace per insipienza calcistica o mera sfortuna di chiudere le gare quando sarebbe il momento di farlo. Sulla partita non possono muoversi colpe alle due squadre che hanno dato il meglio delle loro risorse agonistiche e qualitative per superarsi e puntare ai loro rispettivi obiettivi, oltre al platonico dominio cittadino nella lega dilettanti massima serie: L’OSTIA di MISTER SCUDIERI desidera cullare fino al termine del campionato il sogno della promozione tra i professionisti, mentre il complesso rionale pure  per quest’anno vuole arrivare tra le prime cinque per disputare i platonici ”playoff”. Il tecnico Perrotti è tornato a schierare la squadra con la tattica del 4-3-3,con la fresca vitalità ed energia dirompente di LUCCHESE, IANNNONE e SANNIPOLI a centrocampo,dove si sente l’assenza di quella geniale lucidità,creatività offensiva, che seppure a tratti dava Capodaglio passato al Monterosi CORSARO a Pomezia e di nuovo in fuga,approfittando dello scivolone in  casa del grosseto nel big –match con l’Albalonga. S’è giocato a gran ritmo nei primi venti minuti e poi per tutta la ripresa in un incontro vibrante,intenso,grintoso e veloce,che era tenuto sempre col fiato sospeso i poco meno di 500 spettatori in un pomeriggio quasi primaverile,caratterizzato da rapidi capovolgimenti di fronte favoriti dalla direzione arbitrale dell’aretino Borriello che ha adottato il metro del calcio all’inglese intervenendo solo nei casi estremamente gravi,come falli tattici, come se questo ha suscitato le rimostranze di mister Scudieri per farli non fischiati e da lui ritenuti eccessivi.

Giancarlo Lungarini

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