Rezza Mastrella in “Anelante”. “Anelante” mistifica il linguaggio, facendo sì che la parola perda senso. Ma quando la parola tace rimane solo un uomo che ha paura di ascoltare e di ascoltarsi

Data:

In scena al Teatro Colosseo, dall’11 al 12 febbraio 2020

 La scena prende forma in una moltitudine di colori impressionistici creata dalla bravissima Flavia Mastrella, in cui si agita un folle Antonio Rezza che con il suo seguito: Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norcia e con loro mette in scena Anelante, uno show comico e dinamico. Nel corso dello spettacolo la loquacità di Frezza è incontenibile tanto che i momenti di maggiore suspense si hanno quando l’attore si adagia nel suo silenzio. Frezza in quel frangente guarda il pubblico sente in sé lo sgomento perché lui non ama il silenzio. Allora per ingannare sé stesso entra dentro lo scorrevole flusso delle parole e si concentra sui numeri della propria vita legandosi metaforicamente al passato e alla sua solitudine.  La solitudine che lo lega a Freud che lui considera uno psicanalista baciato dalla fortuna perché la gente ha sonno e nel sonno vive i propri desideri, ma l’attore non sogna perché non può interpretare sogni colui che soffre di insonnia. Il suo ininterrotto affabulare è la sua difesa verso il mondo, il fuggire dalla gente e forse dalla propria coscienza. In questo continuo parlare senza riscontro entra provocatoriamente nei temi delicati della vita. Una vita ormai per lui non vita una esistenza che ingenuamente vede e polemizza dando un importante impulso comico allo spettacolo. Il tutto è ritmato dalla cadenza creata dai corpi degli attori, che balzano, si spostano, si muovono nel palco velocemente e poi si bloccano in pose plastiche, dando forme a strumenti corporei a percussione. Questo incontenibile affabulatore arrivato ad un punto dello show anela ad una pausa e le parole diventano quasi grugniti tanto sono confuse. Allora decide di andare sott’acqua, perché lì le parole rimangono mute e lì nel mondo sommerso rivaluterà la propria vita e il rapporto con i propri genitori. Ma questa catarsi ha bisogno di silenzi … silenzi sempre più lunghi che lo porteranno ed entrare in quel vuoto senza ritorno. Anelante vive di parole … parole senza senso, come senza senso è la vita di un uomo che ha paura di ascoltare ed ascoltarsi.

Giuliano Angeletti

Anelante
Produttore:
Rezza Mastrella, Fondazione TPE, Teatro Vascello
Regista:
Rezza – Mastrella
Autore:
Flavia Matrella, Antonio Rezza
Protagonista: Antonio Rezza: con
Chiara Perrini, Enzo di Norcia,
Ivan Bellavista, Manolo Muoio

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