“La stagione sul sofà”: prosegue su YouTube l’esperimento collettivo dei teatri del Nordest

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Gli appassionati di teatro potranno apprezzare anche questo fine settimana tre diversi spettacoli, proposti dai teatri del Triveneto che hanno deciso di unire le forze creando un’unica tournée virtuale accessibile al di là dei territori regionali.

Il Teatro Stabile di Bolzano, quello del Veneto e il Rossetti di Trieste, pur proseguendo ognuno con proprie programmazioni e interventi in rete, condividono infatti per tre giorni alla settimana la promozione di allestimenti da loro prodotti in passato e fortunatamente videoregistrati quando non era di certo possibile immaginare l’attuale emergenza e ben tremila spettatori si sono connessi nel corso degli appuntamenti di fine marzo, primo inizio di questo interessante esperimento.

Certo, una camminata in montagna o una passeggiata in riva al mare permettono di vivere emozioni più intense che stare alla finestra o sul terrazzo di casa e raccontare uno spettacolo visto su uno schermo richiede l’uso di un’altro occhio, ma è anche vero che ogni situazione ha in sé elementi preziosi e carichi di significato, forse non sempre immediatamente percepibili. In questi casi dobbiamo sforzarci di fare attenzione per stare in ascolto dei sussurri, apprezzare quel che comunque avviene e si muove sottotraccia e farne tesoro.

Venerdì scorso è stato il Teatro Stabile di Bolzano a inaugurare la tournée con “Molière. La Recita di Versailles”, scritto da Paolo Rossi e Giampiero Solari, che ne ha curato anche la regia, su canovaccio di Stefano Massini: un’improvvisazione spiritosa e coinvolta che si intuisce scoppiettante e immaginifica, varia quanto le opere che l’hanno ispirata giocando sui mutevoli capricci di un re.

Passando dalla rivisitazione delle opere di Moliere a quelle di Shakespeare, il Teatro Stabile del Veneto ha offerto sabato “Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco”, soggetto originale e regia di Marco Zoppello, coprodotto con Stivalaccio Teatro, un brillante pastiche ad alto livello di dinamismo, gioco irriverente ma rispettoso per il pubblico e con il pubblico in sala, che dagli interpreti si è lasciato trasportare, dando spazio anche in questo caso a una certa dose di improvvisazione.

Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha chiuso questa prima carrellata con “la guerra” di Carlo Goldoni con la compagnia stabile del Teatro.

Il teatro qui, nella versione videoregistrata, diventa sceneggiato grazie a un sapiente montaggio capace di evidenziare i giochi di luci, i colori, i ritmi scenici e visioni d’assieme, assecondando con eleganza la “partitura” già ben tracciata dalla regia teatrale di Franco Però, evidenziando la “coreografia” sulla cui base gli interpreti si muovevano.

Esperienza nuova e di sicuro interesse, si attende ora questa nuova scorpacciata di teatro, a partire, ovviamente, da questa sera.

Paola Pini

Venerdì 3 aprile – Tempo di CHET. La versione di Chet Baker, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano nata dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica di Leo Muscato, che ne cura anche la regia, e Laura Perini e partitura musicale curata e interpretata dal vivo Paolo Fresu (tromba, flicorno) affiancato da Dino Rubino (piano) e Marco Bardoscia (contrabbasso). Lo spettacolo – protagonista di tre anni di tour – fa rivivere uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento in un flusso organico di parole, immagini e musica che rievocano lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario. A “dialogare” con il trio jazz troviamo un’affiatata compagnia di attori composta da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone.

Tempo di CHET. La versione di Chet Baker

testo Leo Muscato e Laura Perini

musiche originali Paolo Fresu

regia Leo Muscato

scene Andrea Belli

costumi Silvia Aymonino

light designer Alessandro Verazzi

con Paolo Fresu (tromba), Dino Rubino (piano), Marco Bardoscia (contrabbasso)

 e con Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora

Mancini, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Graziano Piazza, Laura Pozone

produzione Teatro Stabile di Bolzano 2018/2019

Sabato 4 aprile –  Il malato immaginario, una co-produzione Teatro Stabile del Veneto e Stivalaccio Teatro conclude il ciclo di spettacolo de La trilogia dei commedianti.

Dopo essere sopravvissuti all’inquisizione Veneziana grazie a Don Chisciotte e ritornati alle antiche glorie per merito di Romeo e Giulietta, la Compagnia dello Stivale, ora composta da Giulio Pasquati, Girolamo Salimbeni e Veronica Franco, giunge a Parigi. Ma la fama e il successo non durano e, in poco tempo, la compagnia si scioglie. L’unico a rimanere fedele alla professione è Giulio Pasquati, scritturato al Teatro Palais Royal e diretto nientemeno che da Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale. Prende il via così un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanchi, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico.

Il malato immaginario

L’ultimo viaggio

 

soggetto originale e regia Marco Zoppello

con Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Marco Zoppello

scenografia Alberto Nonnato

costumi di Laura Salvagnin

maschere Roberto Maria Macchi

disegno luci Paolo Pollo Rodighiero

datore luci Matteo Pozzobon

costumi realizzati da Antonia Munaretti

organizzazione Federico Corona

assistente alla regia Giulio Canestrelli

produzione StivalaccioTeatro e Teatro Stabile del Veneto

spettacolo realizzato in prima per il 70° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza

Domenica 5 aprile – In Play Strindberg, prodotto dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia nella stagione 2016-2017, Franco Però dirige un terzetto di attori di assoluto livello – Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni – capaci di valorizzare ogni potenzialità dell’asciutta e intrigante scrittura di Dürrenmatt e di interpretare ogni sfumatura dei personaggi, che si affrontano, letteralmente, su un ring, in un corpo a corpo che regala divertimento e verità e mette a nudo amarezze, rivalità e passioni di una coppia “disturbata” dalla presenza di un cugino-amante.

Play Strindberg

di Friedrich Dürrenmatt

traduzione di Luciano Codignola

regia di Franco Però

con Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni

scene di Antonio Fiorentino

costumi di Andrea Viotti

musiche di Antonio Di Pofi

produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Artisti Riuniti

foto di Simone Di Luca

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