“DIAMANTI GREZZI”: IL NUOVO SINGOLO DI GIRAFFE

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Giraffe, nome d’arte di Lorenzo Passamonti (classe ‘96), è un cantautore di Tarquinia (Roma). Inizia a 16 anni, fondando il suo primo gruppo, Le Riserve, con il quale incide due album e suona in numerosi locali in Italia e all’estero. A 21 anni, dopo il Saint Louis College Of Music di Roma, decide di dare avvio a una decisa carriera solista. Lo pseudonimo Giraffe richiama l’esoticità e l’atipicità di questo animale, che si mostra quasi come un essere “alieno”, in contrapposizione ai tempi moderni e ai luoghi urbani. Il suo stile si fonda su l’ITpop e l’elettronica post blues. Ha all’attivo diversi singoli, i suoi ultimi lavori sono “RUOK”, uscito lo scorso luglio, e “Diamanti grezzi”, in radio e in digitale dal 12 novembre. Quest’ultimo anticipa l’EP, la cui uscita è prevista per la primavera del 2021. Tutti i brani sono composti, arrangiati, suonati e prodotti da lui.

Ciao Lorenzo, benvenuto al Corriere dello Spettacolo. Ho riassunto in breve la tua biografia e quindi non ti chiedo nulla su questa. DI CONSEGUENZA, PARLIAMO DI “DIAMANTI GREZZI”, PARLAMI DI QUESTO NUOVO SINGOLO?

Nasce su una riflessione che ho fatto sulla valenza sociale, che aveva il tema rivoluzione tra i giovani. Ovviamente mi riferisco alla rivoluzione bianca e quindi alla mia generazione: la generazione zero 1995 -2010, che ha perso la speranza per poter cambiare le cose. Da qui è nata questa canzone, in cui cerco di svegliare questo senso di rivoluzione, ribellione. Penso che noi giovani, che siamo il futuro, dobbiamo muoverci per cambiare le cose e costruire il futuro.

Quindi nella canzone tu ti riferisci ai giovani, alla tua generazione, che ha perso il senso della creatività, e quindi con “Diamanti grezzi” intendi condurre a sviluppare la creatività, che poi è rivoluzionaria?

Esatto, si sono persi questi riferimenti. Mi viene da pensare alla scuola in questo momento, che per via della pandemia ha perso la sua centralità. Si passa dalle piccole cose alle grandi cose, come il contatto umano con gli altri, che è fondamentale. Oggi, secondo me, si sta riscoprendo.

Non l’ho detto prima, “Diamanti grezzi” è un pezzo pop-punk che per le sonorità richiama molto l’America di Muchine Gun Kelly e Yungblud. Ciò che salta all’orecchio è il clima generazionale e “rivoluzionario” delle chitarre elettriche contrapposte all’arrangiamento dei bassi tipico della trap/hip hop.

“Diamanti grezzi” è un brano generazionale dove musica e testo giocano tra loro sul concetto di tempo. Un tempo in cui – come hai dichiarato – “ci sembra di avere tutto, ma quel tutto non ci rappresenta mai fino in fondo, come “delle macchine da corsa che rimangono ferme ai caselli”. Insomma, una canzone che punta l’attenzione sul senso di “disordine” che accomuna tutti i ragazzi della cosiddetta Generazione Zero, quelli nati dopo il 1995, in una società impregnata di wi-fi, che pone tanti interrogativi e incertezza economica. IN QUESTO CONTESTO, DA COSA SECONDO TE SI DOVREBBE PARTIRE? ESISTE UN SEGNALE IN CUI S’INTRAVEDE UNA VIA DEL CAMBIAMENTO?

Nella canzone mi rivolgo alle generazioni che molto spesso vengono associate alle piattaforme, ai social, ma sto vedendo anche molti giovani che si cancellano dai social. Quindi c’è la voglia di tornare a vivere la vita, a vivere le giornate a pieno. Tra l’altro, parlando del mio gruppo di amici, noi abbiamo riscoperto di fare passeggiate nella natura, fare delle scampagnate, ed è una cosa che prima, un anno fa, non ci si sognava di fare. Prima magari ci si vedeva la sera, si andava nei locali, si stava chiusi in questi due o tre ore e invece adesso c’è la voglia di vivere le giornate, fare attività, vivere il sole e fare esperienze. Questo è un cambiamento radicale che stiamo vivendo. Comunque il web deve essere un nostro amico, ma deve essere al nostro servizio e non deve essere il nostro padrone, perché siamo giovani e quindi dobbiamo vivere. Ecco, dobbiamo imparare a utilizzarlo in modo utile.

In fine, l’ultima domanda: “DIAMANTI GREZZI” ANTICIPA L’USCITA DEL TUO EP, CI VUOI DIRE QUALCOSA SU QUESTO?

L’uscita è prevista a febbraio 2021. Continuo a parlare della mia generazione. C’è la voglia di comunicare, di raccontare contenuti di questa generazione. Ho cercato di fare questo, non so se ci sono riuscito, ma comunque l’Ep sarà formato da cinque pezzi che parlano di questo.

Prima di chiudere, voglio esprimere la mia ammirazione per il messaggio forte che vuoi dare al mondo. È bello vedere una persona che ci dice che dobbiamo riprendere in mano la nostra vita, creare dei riferimenti e costruire, sviluppando la creatività, per poi rivoluzionare questo tempo. Mi viene da dire: “I giovani ci sono e sono il futuro!”

Giuseppe Sanfilippo

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