NATALE 2020
Scivola nella pioggia
lo smarrito pensiero,
bagna i battenti
delle incertezze
nelle lacrime del mondo.
Passanti
schermati da maschere
fissano
con gli occhi stanchi
la consapevolezza d’un mistero
che sfugge…
Flebili si accendono
nel borgo
i lumi delle case…
eco debole di salmi
dai presepi scolpiti
nella roccia innevata…
eco lenta di una prece
che attraversa il pianto
del mondo
e grida pietas
sgranando il Rosario
di una umanità senza voce…
PENSIERI DI UNA SERA D’AUTUNNO
Si annidano
al pettine della vita
relitti di foglie
smarrite
in questo autunno
investito di polvere.
Le chiuse imposte
restringono
lo spazio interno
nella chiazza della lampada
che trafuga colore
dai volteggi di fiamme
del focolare.
Annidato
il tuo viso
nel respiro dell’animo
leggo versi d’amore
sull’involucro del pensiero
che trattiene
l’antico sogno.
Ma breve è la durata.
Il vento
dell’arida verità
lo disperde
mentre fruscia
sul selciato bagnato
dell’ incertezza,
scalpita
nel tremito dei vetri,
rantola
seguendo la campana
sulla rossa agonia
del giorno…
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
La ragazza del mare
Accantonata nell’angolo
dove la scalinata
incontrava il mare
spiavi il mutare della luce
aggredita dalla sera
tra ghirlande di campane
che sfogliavano le pagine
di una inquieta adolescenza.
Gracile il tuo corpo
rinsecchito dalla piaga
delle ferite
si accartocciava
sotto la scogliera
dove urlava il mare.
Questa sera
l’aroma di salsedine
mi riporta a te
quando nell’aula antica
provavi a rimuovere il dolore
per aprire il tuo cuore
alla mia lezione di poesia.
Timidi abbagli di luce
accendevano le tue iridi
che a tratti si spegnevano,
ferite dalla soglia dell’ombra…
da troppo tempo
era scesa in te
la notte.
LA STANZA…
Calano gli occhi
sulle linee dei mattoni,
incontro- scontro di perimetri
che si ripetono
sempre uguali
nello spazio riduttivo
della mente
dove si combinano
i segni delle parole
che scavano nel pensiero
finché il limite le blocca…
Mi sporgo
sulla facciata
del presente,
la nebbia calpesta
i passi del tempo
in questo autunno
che infuria
sulle foglie massacrate
e versa lacrime
negli arbusti spinosi.
Voli di storni
imbrattano
il sentiero dell’animo,
cupi veleggiano
nelle nubi torbide
dell’inquietudine…
Ma il sole
All’improvviso
inizia a frantumare
l’invisibile…
azzurri squarci
riportano
i profili del colle
sospeso nella luce
che divampa,
finché si ricompongono
le forme
nel nuovo abbraccio
con la vita…
PAGINA DI VITA
Autunno.
Membra di biancospino
Piegate nel vuoto.
Sfuma il paesaggio
Nella nebbia leggera
Che interrompe
Lo sporgersi della collina
Verso la piana.
Questo sentiero,
Intessuto dei miei passi
Sul solco rugoso
Di erbe avvizzite,
Sale verso il paese
Nel dispiegarsi incessante
Di pagine
Che rapide scorrono
Nel libro della vita.
Mi soffermo su una…
“Un coro stridulo di cicale
Si mesceva all’aroma di resina
Nel parco rinverdito
Da una primavera lontana,
Filtrava il sole
Nei rimbalzi del fiume,
Flusso spumeggiante
Di parole d’amore…
Fermo il tempo
Nel tuo sorriso
Che le rose di maggio
Rendevano carezze di versi…”
LA CASA IN VERSILIA
Immobile,
Sulla collina
Sospinta nel mare,
Specchio di oleandri
Affiorato sui flutti
Del ricordo.
Il giardino respira ancora
Schizzi di salsedine
Confusi nel pallore
D’una acerba adolescenza.
Apro il portone della casa
Che stride di sabbia,
La canicola estiva
Penetra negli interni
Come tenebra di luce.
Sedie vuote
Intorno al tavolo
All’ improvviso accolgono
Presenze di cera…
Umide palpebre calate
Nell’emozione d’un canto
E poi… un plauso
Di parole festose
Graffia l’animo…
Finché rapido
Ritorna il silenzio
D’impietrite assenze
Che affonda
Nella turbolenza del mare…
Onde che prorompono,
S’increspano minacciose,
Si placano nell’apparente calma
D’una illusione…
In questo divenire
Senza sosta…
MERIGGIO SULLA SPIAGGIA
Scivola la sabbia
sulle dita,
scroscio di giorni
nelle proiezioni della mente
manovrata da un moto
che non le appartiene.
Raccolgo
frantumi di conchiglie,
umidi occhi di mare
nella carezza di salsedine…
Le onde respirano piano
catturano il fuoco del sole
radiano, oscurano
anonime scaglie
nel gioco antico
dell’illusione.
Forse un giorno
risaliremo la scala interrotta.
La verità oltre il declino…
saremo liberi nella luce.
IL MARE IN INVERNO
Stridono gli echi
D’un mattino senza sole
Nel dibattersi di vele
Sotto la furia del libeccio
Che travolge
Questo accavallamento di onde
Senza quiete…
I gabbiani
In eterna fuga,
Affliggono L’aria
Coi turbolenti gridi,
Arraspando la sabbia
Precipitata
Sui ciclici cerchi
Della spiaggia,
Nel ripetuto giro
Di bozze
Tra i balzi incompiuti
Del vivere…
Per un attimo
Il sogno squarcia
Questo reale ingessato
E scrive parole
Sul foglio bianco,
Magica combinazione di suoni
Oltre gli attacchi del tempo
E l’ignoto sgomento…
Sommerge con i flutti
Gli scogli del nostro pensiero,
Fragile ed effimero soffio di vento
Che oscilla sulle sponde del mare…