“Il giorno della tartaruga” è una creazione artistica musicale di Garinei e Giovannini con Massimo Franciosa e Luigi Magni. In questa commedia evolutiva nel suo genere, il pubblico rimase stupito per il fatto che gli attori cambiassero più ruoli senza l’ausilio dei camerini che per questa interpretazione furono per la prima volta aboliti. I due interpreti approfittando dei molteplici cambi di scena si cambiavano costume direttamente sul palcoscenico. La trama: Il geometra Lorenzo Lombardi (Renato Rascel) sta uscendo felice dal cantiere. Oggi è il suo compleanno e sa che a casa la sua amatissima consorte Maria (Delia Scala) gli farà un graditissimo regalo. Lorenzo è impaziente di riceverlo, ma la mogliettina per tenerlo sulle spine vuole donarglielo solo all’ora da lei prestabilita. Giunto finalmente l’agognato momento, con frenesia Lorenzo apre il pacchetto, ma con profondo sconforto scopre che non è il regalo desiderato. Dalla delusione profonda si fa presto ad arrivare alle accuse reciproche. Tra i due nasce un insanabile diverbio che va a toccare sia gli amici che le famiglie. La rissa verbale si alimenta per tutto lo spettacolo. Lorenzo e Maria arrivano a litigare perfino sull’ arredamento, sulle suppellettili e sulle minime cose. Le battute sono un crudele accusarsi rimproverandosi anche i momenti di crisi che avevano superato in passato. L’unico punto che lega la coppia è il tenue ricordo dei momenti romantici che avevano vissuto. Ma è solo una breve tregua. Ben presto tra loro la tempesta riprende con una durezza che dimostra per entrambi poca elasticità mentale. Finalmente il malinteso finisce e la verità prenderà il sopravvento. Risolto il disguido, tra i due ci sarà un lieto fine. Nella commedia, la parte musicale gioca un ruolo predominante, come importante è il ruolo artistico del balletto. Lo spettacolo ebbe il battesimo il 26 ottobre del 1964 al Teatro Sistina di Roma con due grandi protagonisti: Renato Rascel e Delia Scala. I due importanti attori da veri mattatori dominarono la scena sublimando uno spettacolo indimenticabile.
Giuliano Angeletti