Tino Orsini, un attore italiano a Londra

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Incontriamo virtualmente l’attore Tino Orsini e ripercorriamo insieme le tappe salienti della sua fortunata carriera internazionale.

Benvenuto a “Creativity Talk”, agorà dedicato al Talento ma… let’s start at the beginning…

Sei nato a Capua e all’età di 9 ti sei trasferito con la tua famiglia a Londra. Puoi raccontarci questa fase della tua infanzia?

Mi sono trasferito a Londra con la mia famiglia quando avevo nove anni.
All’inizio è stato abbastanza duro perché mi mancavano i miei amici e i parenti, Napoli, ma era eccitante vedere la neve per la prima volta per esempio e poi pian piano imparando la lingua ho fatto amicizia e mi è piaciuto vivere in una città così piena di teatro e arte.

Scoprire la vera vocazione richiede di volgere lo sguardo all’interno. Quando hai capito che avresti voluto fare l’attore?

Non mi ricordo esattamente quando ho scoperto dentro me che volevo fare l’attore.

Quando vivevo a Napoli guardavo con molto entusiasmo la televisione, in particolare le serie americane, come ‘Happy Days’ e ‘Tre Nipoti e un Maggiordomo’, ad un certo punto ho creduto che come per magia avrei potuto raggiungere realmente i posti che vedevo in tv.
Poi, ho fatto degli spettacoli a scuola e, grazie a queste prime esperienze così, ho capito che il teatro e il cinema sarebbero stati il mio futuro, la mia professione da adulto. Mosso dal sacro fuco della recitazione sono andato a Los Angeles per seguire un corso di studio al Conservatorio di Stella Adler.

Il talento è fondamentale per una carriera longeva e appagante, ma spesso non è sufficiente. Cosa pensi a tal riguardo? Secondo la tua esperienza professionale quali fattori concorrono al raggiungimento del successo?

Sì, anzitutto il talento deve esserci perché è fondamentale se vuoi arrivare al successo ma, purtroppo, non è sufficiente per costruire una carriera longeva.

Parecchi attori, pur avendo talento, non c’è la fanno a perseguire il proprio obiettivo e cambiano carriera. Bisogna avere perseveranza, imparare il mestiere e continuare a studiare, lavorare duro e poi…un po’ di fortuna non guasta mai!

Hai studiato presso il prestigioso conservatorio di Stella Adler a Los Angeles e al Drama Studio London. Quali differenze e criticità nei due diversi metodi d’insegnamento?

Dopo avando studiato a Los Angeles sono tornato a Londra per concentrarmi più sul teatro e studiare al Drama Studio London.
Purtroppo non ho finito il corso perché c’erano delle opportunità lavorative a Los Angeles.
La differenza tra i due istituti era abbastanza netta. Al Conservatorio, mi sono sentito più libero nell’esprimere la mia arte, invece al Drama School a Londra ero un pò più limitato.

Hai preso parte a diverse produzioni teatrali sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, a quale di questi progetti sei particolarmente affezionato e perché?

Ho interpretato tanti personaggi interessanti. Mi è piaciuto molto il ruolo di Nat Miller nella commedia di Eugene O’Neill “Ah Wilderness!” e anche Baptista Minole nella commedia di Skakespeare ‘The Taming of the Shrew”.
Ogni personaggio mi ha insegnato qualcosa di me stesso. Mi stimola scoprire le similitudini con il personaggio che interpreto.

Ma non solo recitazione. La tua passione per la radio ti porta alla creazione di un vero e proprio show intitolato “The Tini Orsini Show”, nel quale hai ospitato attori, cantanti, artisti…di cosa si tratta?

Ho deciso di fare un podcast in cui ho invitato tantissimi ospiti del mondo dell’arte e dello spettacolo per conversare sul tema dell’ essere artista oggi.
Ho ospitato la cantante Rock Suzi Quatro, il figlio di Jack Lemmon, Chris, l’attrice Sud Africana Dame Janet Suzman per esempio e tanti attori, registi, musicisti, scrittori ecc.
Per quasi 4 anni, ogni settimana presenti su iTunes e altri portali sul web e siamo arrivati a 100 episodi dalla portata globale. Il mio show ha ricevuto la nomination per il migliore podcast sulle arti al “British Podcast Awards’.

Tra i tuoi progetti attuali e imminenti citiamo la webseries “Legends” di Al Fenderico; il cortometraggio ” The Right Reverend” prodotto da Crosshatch Studios con regia di Mike Walker, attualmente in post-produzione e uscita entro quest’anno) e altri. Vorresti anticiparli ai nostri lettori?

Fra i miei nuovi progetti ci sono il nuovo film di Stefano Calvagna “Overcoming’ con un cast eccezionale incluso Marco Leonardi.
Poi ho girato un bellissimo cortometraggio “The Right Reverend” con la regia di Michael Walker che attualmente sta in post-produzione e sara esposto nei film festivals.
Per la TV c’e un nuovo progetto intitolato “Legends” prodotto da Al Fenderico che sta in “Development”. Inoltre, ho preso parte al film Bollywoodiano “Ghost” di Vikram Bhatt e al cortometraggio dal titolo “Time Warp” di Alessandro de Marco.

Il tuo motto

Credi sempre in te stesso/a

Katya Marletta

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