Con “Caligola”, si entra dentro una consapevolezza fatta di colori che incitano le nostre illusioni e i pensieri cupi che oscurano la nostra precaria realtà. In questo momento storico dove non esiste un punto di riferimento e vi è opacità di valori, l’opera di Camus diventa importante per lo spettatore che assiste alla rappresentazione della propria coscienza. Il pubblico osserva passivo al naufragare della propria vita e all’arenarsi delle proprie illusioni. L’anima nuda dell’uomo che apparentemente inganna la realtà e la sua appartenenza riflette il suo impossibile credendo “nella luna” perché la vita non ha senso se si vivesse solo del reale. Caligola porta in scena una umanità, sconfitta e disincantata. In scena la mediocrità prende il volto di una sfiorita ma un giorno bellissima Cesonia, del non più ispirato poeta Scipione, del mediocre e pavido Muzio, del cinico e manipolatore Cherea e dello spettatore Elicone. Il pubblico è partecipe alla messa in scena della propria coscienza, solitudine e ambizione, in poco più di cento minuti.
Romina Delmonte e Valerio Rosati nelle loro note di regia:
“Una manciata di luce, una clessidra e il dolore umano. La scena si apre su una Roma che potrebbe esistere in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo, su piedi nudi che incedono in un dolore spaesante. Nessun grande imperatore, nessuna corona, nessun potere, Caligola torna a casa spossato e infreddolito con la morte tra le mani, un’anima che ha “amato troppo” e ha perso tutto. Quanto può valere tutto il tesoro di un regno davanti ad un dolore come questo?”
Caligola è il primo importante progetto teatrale dell’Associazione culturale Three Monkeys, che ha avuto la parte primaria per la realizzazione di questo spettacolo. La ricerca teatrale è nata dalla determinazione di non evadere il rapporto del dolore, ma da avere il coraggio intellettuale di attraversarlo, per entrare nella conoscenza più profonda dell’io. In un momento storico in cui il teatro non ha più un ruolo centrale nella comunità, si ha la necessità di difendere strenuamente tutto ciò che il palco può contenere con la sua potenza catartica, gioie, solitudini e la vita umana con tutte le sue contraddizioni. Il progetto ha avuto, il benestare dell’avente diritto Catherine Camus, figlia dello scrittore premio Nobel Albert Camus, che ha dato il suo assenso nella scelta di portare magistralmente in scena il personaggio di Caligola da una donna Romina Delmonte. Con lei un ottimo cast attoriale: Valerio Rosati (Cherea) Isabella Ripoli (Cesonia) Francesco Bonaccorso (Elicone) Emanuel Pascale (Scipione) Stefano Pizzigallo (Muzio) Federica Santuccio (Moglie di Muzio). Caligola è un personaggio universale in una Roma senza tempo dove lo stesso tempo vive dentro una clessidra.
Giuliano Angeletti