LE MIE OPINIONI SULLA 71° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO, ANNO 2021

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Ieri sera 6 marzo 2021 si è conclusa la 71° edizione del Festival di Sanremo, su cui voglio esprimere le mie opinioni. Ma prima di fare questo voglio omaggiare il primo presentatore e i primi artisti che hanno dato vita al Festival della Canzone Italiana. Come sappiamo, la prima edizione fu trasmessa in diretta radiofonica nel 1951 (dal 29 al 31 gennaio alle ore 22:00), condotto Nunzio Filogamo (1902 – 2002 – grande conduttore radiofonico, ricordato in particolare per sua celebre frase “Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate”, e conduttore delle successive edizioni del festival fino al 1954). La sede non era il Teatro Ariston (solo dal 1977 il Festival si svolse in questo), bensì il Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo. Fu una edizione che vide la partecipazione di solo tre artisti, ossia il cantante e attore Achille Togliani (1924 – 1995), che partecipò anche alle successive edizioni: 1953, 1954, 1959, 1960 e 1961; il duo Fasano formato dalle sorelle Secondina Piera Angela Fasano e Terzina Fasano e la cantante Nilla Pizzi (1919 – 2011), vincitrice con la canzone “Grazie dei fiori” composta dal maestro Saverio Seracini. Artista che fu protagonista anche delle successive edizioni: 1952, 1953, 1958, 1959 e 1960 e 1981, come presentatrice con Claudio Cecchetto ed Eleonora Vallone e nel 2003 e 2010 tornò sul palco per il ritiro del premio alla carriera. Non dimenticando il 1994, che la vide tornare sul palco del festival come membro del gruppo Squadra italiana, con il singolo “Una vecchia canzone italiana” brano scritto da Stefano Jurgens e Marcello Marrocchi (il gruppo Squadra italiana era composto Giuseppe Cionfoli, Lando Fiorini, Jimmy Fontana, Rosanna Fratello, Wilma Goich, Mario Merola, Gianni Nazzaro, Nilla Pizzi, Toni Santagata, Manuela Villa e Wess). Sempre al festival a Nilla Pizzi venne consegnato il Premio alla carriera nel 2003 e nel 2010. Ricordiamo anche l’edizione del 1955, la quinta edizione e la prima, che vede il festival trasmesso in televisione, condotto da Armando Pizzo (1925 – 2011) e dall’annunciatrice degli studi Rai di Torino Maria Teresa Ruta (1932), con Claudio Villa e Tullio Pane vincitori con “Buongiorno tristezza” .
Una storia grande e lunga quella del Festival di Sanremo non facile da raccontare o riassumere. Tuttavia, ho voluto fare qui un omaggio alle prime edizioni, quelle che diedero inizio alla storia del Festival della Canzone Italiana, che accompagna le nostre vite e che in qualche modo rappresenta anche la storia del nostro Paese, lo stesso che dopo il secondo dopoguerra vide la sua costruzione e sviluppo. Poiché le canzoni e musica sono espressioni della vita dell’essere umano, non possiamo non ricordare il festival, dove, oltre a celebrare la canzone italiana, si celebrano anche i momenti storici. Siamo giunti alla 71° edizione, condotta per la seconda volta Amadeus e da Fiorello, a cui faccio i miei complimenti per la conduzione di questa edizione.
Un festival quello di quest’anno a mio avviso molto bello, ricco di canzoni belle. Tuttavia, non condivido la vittoria dei Maneskin. Un festival composto da canzoni di qualità – come quello di quest’anno – vuole rompere la tradizione, per dare spazio al nuovo o a qualcosa che si distingue dagli altri brani. Ricordo anche Fedez e Michielin che si sono aggiudicati il secondo posto e Ermal Meta che a conquistato il terzo posto. Mi permetto di esprimere un giudizio su quest’ultimo, che – a mio avviso – è uno degli artisti più bravi del nostro tempo.
In ogni modo, come detto, quest’anno il festival è stato di grande livello artistico, ogni artista che si è esibito sul palco dell’Ariston era bravissimo. Tra i miei preferiti di questa edizione ci sono “La rappresentante di Lista”, esordienti al festival. Loro sono una band che si è formata nel 2011 e composta da Veronica Lucchesi e Dario Francesco Mangiaracina, a cui si sono aggiunti Enrico Lupi, Marta Cannuscio, Erika Lucchesi e Roberto Calabrese. Al festival hanno presentato “Amare”, una canzone a mio avviso molto profonda, che ci invita ad amare. Una canzone che possiamo definire un inno all’amore. Amare in ogni momento, senza bisogno di avere, perché il possesso materiale non è tutto, solo con l’amore può arrivare la felicità e si può giungere al vero valore della vita. Sul palco dell’Ariston si sono esibiti con Donatella Rettore, con il celebre brano di successo “Splendido splendente” in modo magistralmente.


Altra partecipazione interessante di questa edizione è stata quella di Aiello, nome di Antonio Aiello, sempre nella sezione esordienti con la canzone “Ora”. Una canzone d’amore o di un amore un po’ particolare, di una notte non dimenticata. Un amore di due anime che cercano le loro metà e forse solo alla fine giungono a conoscersi veramente. Una canzone che riflette il nostro tempo, ma allo stesso tempo parla di un tempo che ci sembra un po’ lontano, cioè quello di un amore vero o comunque l’esistenza di un amore. Il giovane Aiello presenta la propria capacità di grande cantautore e artista. Possiede a mio avviso tutti i canoni per divenire tale.
Altra grande partecipazione è stata quella di Bugo, nome d’arte Cristian Bugatti, il quale ha dimostrato di essere un grande arista e di avere un grandissimo talento. Sul palco ha portato “E’ invece sì”, una canzone sentimentale e dolcissima. La stessa però da un punto vista musicale era accompagnata malissimo. La musica non accompagnava a dovere il testo e la voce dell’artista. Tuttavia, grande artista, complimenti a Bugo.
E che dire del ritorno di Max Gazzè in duetto la Trifluoperazina Monstery Band. Questo è stato un duetto molto bello. Essi hanno presentato “Del mondo”, canzone ricca di grande significato e profondo messaggio.
Anche Arisa è tornata al Festival, sempre con la sua grande professionalità, con la grande canzone “Potevi fare di più”. Ancora una canzone d’amore profonda e intensa, che sarà di grande successo. Allo stesso tempo, questa edizione vede il grande ritorno di una regina della canzone italiana, ossia Orietta Berti con “Quando ti senti innamorato”, a cui ho solo da fare i miei complimenti.
Un’altra artista esordiente al festival è Gaia, nome d’arte di Gaia Gozzi, con la canzone “Cuore amaro”, con molto ritmo, che annuncia la primavera e l’estate. Bravo artista anche il vincitore delle nuove proposte Gaudiano, nome d’arte di Luca Gaudiano, con la canzone “Polvere da sparo”, questa molto estiva e allegra.
Escludendo i Maneskin, i nomi citati di questo Festival sono coloro che a mio avviso hanno presentato dei grandi pezzi musicali a questa edizione, che ha visto degli importanti ritorni, come quello di: Annalisa, Noemi, Malika Ayane, grandi artisti della canzone che hanno saputo onorare questa edizione. Non dimentichiamo: Francesco Renga, Madame, willie peyote, Random, Irama, Lo stato sociale, Ghemon, Gio Evan, Fulminacci, Fasma, Extraliscio feat. Davide Toffolo, Coma_Cose, Colapesce e Dimartino.
Parliamo quindi di un festival di grandi talenti, ma dobbiamo evidenziare che il festival non finisce qui, infatti inizia adesso e nei prossimi mesi, al di là dei primi posti, critiche, opinioni e preferenze, vedremo chi avrà il successo. Di conseguenza, un grande in bocca al lupo a tutti gli artisti di questa edizione.

Giuseppe Sanfilippo

Foto Paolo Siccardi

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