MATILDE DE FILIPPIS, UNA STUDENTESSA CON LA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA

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È iscritta al primo anno di Magistrale dopo essersi laurea in Economia Ambientale all’Università di Siena, ma Matilde De Filippis Fantini appena può si mette in gioco sotto i riflettori per vestire i panni della fotomodella elegante, bella, affascinante senza mai dover cadere nel volgare. A soli 23 anni, nata e cresciuta in Toscana, oggi la fotografia ha un ruolo decisivo nel suo modo di esprimersi e di raccontarsi.

Com’è nata questa esperienza?

Ho iniziato circa 4 anni fa a posare per fotografi e pittori. Da un anno avendo più tempo libero lo faccio in maniera più intensiva. Amo questo lavoro, anche se in realtà lo considero più una passione, e penso che mi abbia aiutata tantissimo a superare la timidezza.

In effetti, Matilde De Filippis è una… ex timida.

Fino a quando andavo al liceo avevo paura del confronto con gli altri, avevo pochi amici e quasi non parlavo per paura di dire la cosa sbagliata. Inoltre, mi vedevo piena di difetti e pensavo che nessuno mi avrebbe mai voluta per questo. Adesso sono una persona completamente diversa che non ha paura di mettersi in gioco. Non mi ritengo più inferiore a nessuno e ho capito di avere moltissime virtù e potenzialità che prima non riuscivo né a vedere né tantomeno a mettere a frutto. Ah, e ho scoperto di non essere affatto brutta, anche se gran parte dei difetti me li vedo ancora!

Anzi, sul set ti sei decisamente messa in gioco…

Il fatto di posare anche senza vestiti è stato per me una fonte di sfogo e mi ha aiutata ad accettare il mio corpo così come è senza cercare più di nasconderlo o di cambiarlo. La fotografia è stata un modo per uscire dal guscio. Fino a 5/6 anni fa non avrei mai pensato anche solo di posare in intimo, adesso faccio moltissimi generi di set diversi senza alcuna ansia o tantomeno vergogna. Io sono stata fortunata a trovare il mio percorso. Continuerò a fare quello che faccio fino a quando ne avrò voglia, spero che un giorno i canoni delle agenzie di moda cambino e che finalmente venga sdoganato il mito della bellezza… sinonimo di altezza.

Ci sono dei momenti di questa esperienza che hai particolarmente a cuore?

Ho amato in particolare una collaborazione recente con un bravissimo fotografo di Firenze legata allo studio del corpo umano nello spazio. Ringrazio (quasi) tutti i fotografi con cui ho lavorato, che si sono dimostrati professionali e hanno saputo mettere in evidenzia le mie potenzialità e far uscire la vera me… e ovviamente anche i pittori!

Che rapporto hai con i social?

Utilizzo solo ed esclusivamente Instagram, non apprezzo nessuno degli altri social. Penso che molto spesso questi nuovi mezzi di comunicazione siano deleteri in modi diversi, in primis diffondendo fake news, dando adito a stupide polemiche e veicolando un’idea di perfezione che non esiste. Anche se sono io la prima a ‘mettermi in mostra’ con tutti i miei difetti, spero così facendo di spronare le persone che guardano i miei contenuti a fregarsene maggiormente delle opinioni degli altri.

Insomma, non aspiri a diventare influencer…

Assolutamente non mi reputo un’‘influencer’ e mai mi reputerò tale. Dirò di più: ritengo che questa categoria di specie dovrebbe proprio sparire dalla faccia della terra… Odio l’idea di dover influenzare qualcun altro con i miei comportamenti, ognuno dovrebbe essere libero di agire come meglio crede senza affidarsi a modelli precostituiti. L’unica eccezione riguarda l’informazione scientifica, in quel caso penso che una maggiore sensibilizzazione sia di dovere.

Eppure, chi ti trova sui social, che idea di te si dovrebbe fare?

Voglio veicolare un’immagine vera di me stessa. Mi fanno ridere le persone che mi chiedono se il mio fisico sia ritoccato. Se davvero dovessi ritoccare le foto, penso che la prima cosa che cambierei sarebbe il seno e il risultato apparirebbe evidente. Non ho alcun obiettivo particolare se non fare una cosa che mi piace, ossia posare, e condividere una piccola parte del mio lavoro che è in realtà molto più faticoso e meno immediato di quanto si creda. Inoltre mi affascina l’idea di poter spronare un numero sempre maggiore di ragazze a fare quello che le rende felici indipendentemente da tutto il resto. Mi piace il fatto di poter creare un ‘diario’ contenente le fotografie più belle, che posso sfogliare a mio piacimento.

Certo è che la visibilità sui social comporta spesso lati negativi della medaglia…

In primis i commenti stupidi di alcune persone, che io personalmente ignoro totalmente. Un’altra cosa che non sopporto è la volgarità ma anche il suo contrario, la bigottaggine: si passa da utenti che postano foto oggettivamente raccapriccianti dove di artistico non c’è proprio nulla, a commenti di persone che non concepiscono che un nudo possa non avere alcuna connotazione sessuale ed essere a tutti gli effetti una forma d’arte.

E se la fotografia ti aprisse… il mondo dello spettacolo?

Non ho alcuna intenzione di diventare famosa. Tutto quello che faccio lo faccio per me stessa. Punto. Non devo e non voglio dimostrare niente a nessuno, se non, come ho già detto, spronare un numero sempre maggiore di persone a fare tutto quello che le rende felici. Il mio obiettivo è prendere la mia seconda laurea completando il ciclo di studi e trovare un lavoro che mi piaccia e che sia inerente al mio percorso universitario. D’altra parte, il mondo dello spettacolo lo giudico negativamente, è un palcoscenico con attori che vi recitano sopra, nulla più. E molto spesso veicola valori fortemente negativi che influenzano pervasivamente i più giovani. Assolutamente non fa per me.

Che ragazza sei nel quotidiano?

Non sono esibizionista, non ho uno stile particolare, anche se mi piace essere sempre sistemata per me stessa. Sono piuttosto ordinaria nell’abbigliamento, vesto quasi sempre sportiva, i tacchi li utilizzo quasi esclusivamente per le foto e amo camminare senza scarpe ogniqualvolta sia possibile.

Che progetti hai per il futuro?

Continuare a fare quello che sto facendo e completare gli studi. Mi piacerebbe lavorare tramite un’agenzia di moda ma, come ho già detto, essendo bassa credo sia un’impresa pressoché impossibile. Fra 10 anni mi vedo mamma o in procinto di esserlo, possibilmente con un lavoro che mi dia felicità e soddisfazione e con una casetta tutta mia.

Luca Fina

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https://www.instagram.com/matildedefilippis

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