Tra tuoni e fulmini il TRASTEVERE con uno straordinario cuore e maggiore vitalità rimonta il doppio svantaggio contro il tecnico complesso del Montevarchi e tiene il primato (2-2)

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Fino alla gara di Scandicci infrasettimanale gli errori degli uomini di MISTER PIROZZI s’erano sommati alle disattenzioni difensive per cui il largo vantaggio d’una decina di punti sui Toscani,il secondo comune della provincia d’AREZZO tra il capoluogo e FIESOLE con 25.000 abitanti,s’era ridotto a 3 punti e gli ospiti avrebbero potuto giocare per due risultati su tre,considerato che il 28 debbono recuperare la partita di Badesse e quindi ipoteticamente sarebbero alla pari con i rionali.Questi,dopo i disastri contro i Senesi ed il S.DONATO TAVERNELLE avevano avuto l’opportunità di vincere a Scandicci,ma il bomber Lorusso,dimostrando di non essere al massimo della condizione,aveva sparato il penalty guadagnatosi per atterramento in area,mentre poi la difesa aveva fatto buona guardia e preservato il pareggio,pur se la formazione sta accusando una flessione di concentrazione e limpida,veloce manovra rispetto alle vittorie che l’avevano portata in testa con merito alla classifica.Nel big –match di domenica i capitolini sono apparsi per circa 70° minuti dominati a centro campo da AMATUCCI,BIAGI,FRUGOLI e LISCHI scambiavano di prima e controllavano sul nascere l’iniziative del complesso di casa,che non riusciva a concretizzare nulla con lanci spesso lunghi e per elementi che si facevano trovare in più circostanze in”off side”.IL MONTEVARCHI così ripartire agilmente sulle fasce con CELA e DONATI,mentre al centro l’aitante centroavanti JALLOW teneva in allarme le retrovie del TRASTEVERE con il suo movimento su tutto il fronte offensivo. Tuttavia i portieri restavano inoperosi con il non folto gruppo d’addetti ai lavori e dirigenti sportivi che si preoccupavano soprattutto delle condizioni climatiche che si facevano sempre più buie e minacciose,finchè sotto la pressione dei giovani della terra di PETRARCA I BIANCOVERDI locali commettevano la solita imperdonabile leggerezza arretrata consentendo allo scatenato CELA d’arrivare quasi sul fondo sulla laterale sinistra da dove l’incontebile fluidificante operava un cross tagliato che JALLOW schiacciava di testa in porta alla destra di CASAGRANDE.S’aspettava la reazione a quel punto della squadra del presidente BETTURRI che,invece,andava al riposo senza alcuna pericolosa controffensiva ed al rientro in campo si faceva addirittura beffare per la seconda volta allorchè su serpentina e dribbling di pregevole fattura Donati con un colpo di tacco dal fondo forniva un assist ad AMATUCCI che dal limite saettava imparabilmente all’inrocio dei pali destro del valente CASAGRANDE.Sembrava la fine per TARANTINO e compagni dei sogni di gloria,una bella favola che stesse prendendo una brutta piega simile alla burrasca ciclonica che si stava sollevando sullo stadium con pioggia violenta ed a catinelle,fulmini,saette, e tuoni tanto roboanti che uno rischiava d’assordire i timpani per l’inaudito fragore rapportabile ad una bomba carta di questi giorni di violente proteste di piazza.

Giancarlo Lungarini

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