Al teatro Franco Parenti di Milano dal 4 al 11 luglio 2021
“Buon anno, ragazzi “è un testo nato dalla creatività di Francesco Brandi che magistralmente lo porta in scena con la regia di Raphael Tobia Vogel. La trama raccoglie gli umori e le avversioni di più personaggi in una notte di convivenza forzata. Il testo focalizza la storia di Giacomo (Francesco Brandi) un insegnante di filosofia, scrittore per hobby, precario e giovane padre che malgrado la sua inadeguatezza ha la forza di crescere da solo sua figlia Silvia (Silvia Giulia Mendola) avuta dalla sua ex compagna ora lontana per cercare di emergere nel mondo dello spettacolo. Siamo nel pieno della notte di Capodanno e mentre tutto il mondo si diverte, Giacomo ha deciso per sua scelta di passarla in casa in piena solitudine. Il giorno coincide con il compleanno della figlia. La solitudine creativa del giovane protagonista purtroppo ha ben presto fine perché irrompono nella sua abitazione i suoi genitori (Miro Landoni e Daniela Piperno) ormai in una irreversibile crisi matrimoniale. La madre, da sempre moglie esemplare da quando ha scoperto il tradimento del marito da sensibile e premurosa si è trasformata in una donna cinica e senza pietà. Viene a casa di Giacomo anche un amico legato a loro (Loris Fabiani). La scena dinamica e divertente è accentuata dall’arrivo improvviso della figlia Silvia (Silvia Giulia Mendola) che sta fuggendo perché inseguita dalle forze dell’ordine. L’attualità della trama si concentra sulla nostra instabilità nel gestire gli affetti. Le relazioni nella nostra società non sono mai sincere ma si adeguano nascondendosi dietro a stereotipi dettati dal momento. La narrazione drammaturgica corre senza pause con una ironia che solo un cast attoriale di eccellenza può dare. “Buon anno, ragazzi “(premio Franco Enriquez 2018, a Francesco Brandi per la drammaturgia e a Raphael Tobia Vogel per la regia) è uno spettacolo ben diretto ed ottimamente recitato che scava dentro il nostro modo di pensare e mette a luce l’incertezza del momento, le precarietà e le superficiali amicizie che entrano ed escono senza rimpianti dalla nostra vita.
Giuliano Angeletti
