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VIAGGIO IN EUROPA PER LE CENERI DELL’AMICO AL TEATRO LO SPAZIO AVVENTURE SCOLASTICHE, FESTE IN MASCHERA E TRADIMENTI SESSUALI IN “QUELLO CHE RESTA”.

Data:

Dall’11 al 14 novembre 2021 al Teatro Lo Spazio di Roma

ALLA fine di un esercizio amministrativo, di un rapporto d’amicizia o di coppia, quando ci rendiamo conto che i nostri giorni stanno per finire siamo soliti fare un consuntivo di bilancio o stabilire che cosa ci resta di una relazione affettiva, per non dire che, sentendo avvicinarsi la dama in nero, se ci riusciamo e facciamo in tempo, redigiamo il testamento per lasciare i beni mobili e quelli fissi a chi ha più meritato verso di noi e per impedire che i pretendenti litighino poi furiosamente tra di loro e ci maledicano pure per non esserci ricordati di loro. Su queste tematiche hanno posto la loro attenzione due giovani come Daniele Trombetti e Daniel Locci che , analizzando il loro mondo nell’ambito della scuola superiore, hanno accentuato in particolare la questione del sentimento triste, infelice ed amaro causato dal decesso del loro amico Antonello, con cui avevano in comune la passione per le discipline didattiche, l’interesse per la musica e le cene insieme, oltre ad una comune speranza per un futuro roseo con tanti sogni di realizzazione. Altra questione trattata unitamente all’amicizia è come questa possa diventare un innamoramento tra i rappresentanti di sesso differente come Silvano ed Alessandra, che sono stati incaricati dal defunto Antonello di recarsi nell’Europa per disperdere le su ceneri nell’ Aurora Boreale. Tuttavia l’amore tra loro comincia a spegnersi perché lei si sta invaghendo di Enrico, ragazzo più esuberante, trasgressivo e dal temperamento forte e determinato, che per accompagnarli stabilirà delle norme precise per il tour europeo de 1.000 chilometri : in macchina si potrà fumare e lui per via delle sue patologie non potrà guidare di notte, per cui dovranno aggiustare i turni giornalieri. Tra una tappa e l’altra s’inseriscono ricordi di scuola, balli in maschera ed abiti da principesse, oppure musiche da discoteche e balere, finchè Alessandra si lascia conquistare da Enrico e delude il suo amante, che si sente frustrato. Anche qui pare che non restino che i cocci e che l’esistenza dei tre sia destinata a dividersi una volta esaudita la volontà del loro amico venuto meno, quando s i concretizza improvvisamente una figura femminile che li minaccia con la pistola per sottrarre l’utilitaria che dovrebbe portarla a Berlino. La sua s’è rotta ed è dovuta andare dal meccanico, che non avendo soldi ha aggredito e percosso a scopo di rapina, dopochè questi ha tentato di violentarla. Con la tecnica della dissuasione dialettica sono in grado di toglierle l’arma ed unirla a loro tanto che sorgerà una palpitante ed emotiva nottata tra la nuova arrivata Manuela e Silvano, che ahimè farà una sconvolgente scoperta. Manuela si sta settimanalmente sottoponendo ad un’operazione di cambio d’identità e lui non desidera saperne niente “ rebus sic stantibus” in quanto la sua fisionomia di genere è ben precisa. Alessandra, insospettita dall’apparente tradimento notturno della sua nuova fiamma, torna sulla vecchia strada del cuore già sperimentata e Silvano non pone ostacoli di sorta, gelosie e rancori, per cui dopo l’adempimento dello spargimento delle ceneri al vento si brinda a quel che resta della comunanza di spiriti ed intenti, dei legami sensuali che intercorrevano tra loro ed Enrico capisce che più che la fisicità conta il vincolo affettivo che si crea tra due persone. La commedia perciò in maniera ironica e smaliziata affronta problemi seri, quali : la cremazione, come quella dei morti di Bergamo e di Roma che ancora aspettano il loro turno per essere inceneriti , l’amicizia e l’amore accantonati con troppa leggerezza ed il fenomeno dei “transgender” che ancora non sono soggettivamente rispettati, prevalendo i pregiudizi e preconcetti della sessualità oggettiva. Le protagoniste della pièce come candide fanciulle dagli ondivaghi sentimenti ed angosciate dalla non accettata identità e personalità sono state Francesca Bellucci e Beatrice De Luigi, con qualche incursione d’uno strano personaggio impersonato da Federico Casponi.La prima uscita della compagnia è stata positiva sul triplice scenario del locale culturale “Lo Spazio” di via Locri, stretta apertura su via Sannio, ma ora dovrà confermarsi con lavori maggiormente elevati come spessore di contenuto ed intreccio, trama. Adesso in questo fine settimana verrà messo in scena il riadattamento di Elena Arvigo da “Agua Viva” di Clarice Lispector.

Giancarlo Lungarini

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