Le feste del Natale partono in pompa magna con le prime delle stagioni d’opera e di balletto al Teatro Alla Scala di Milano ed al Teatro di San Carlo di Napoli, con tributi agli artisti ed al Presidente Mattarella che ha espresso parole di fiducia ed ottimismo per il mondo dello spettacolo dal vivo. Ed in questo solco s’inserisce l’ottimistica stagione di danza della MMEventi di cui abbiamo giĂ scritto e che qui si ripropone nella presentazione dello spettacolo “Give” di Alex Atzewi. “Bisogna dare con gli occhi, col volto, con la parola, col corpo, con l’anima, fino all’ultima particella di noi stessi, rispettando il nostro essere”. Questo è il messaggio che “Give”, la nuova produzione di Atzewi, vuole lanciare. In scena al Teatro Condominio di Gallarate il prossimo 12 dicembre, “Give” è lultimissimo lavoro di Atzewi e della sua omonima compagnia, sempre piĂą lanciata a scalare la vetta della qualitĂ in Italia ed all’estero per i contenuti espressi nelle coreografie e per le collaborazioni con artisti di chiara fama. Come spesso accade nel repertorio dell’ensemble di Atzewi, anche in questa coreografia si passerĂ progressivamente ad un cambio ritmico: la dinamica aumenta dando spazio alla fluiditĂ e alla connessione, in segno di una ricerca di unione col prossimo. Il movimento regna padrone e l’astrattezza delle emozioni e azioni viene personificata da ciascun danzatore. “Give” (dare) per il coreografo rappresenta un enorme serbatoio di emozioni che gli ha permesso di creare e di vivere il significato di questa parola in svariati modi esprimendo attraverso i danzatori. “Dare, azione comune in terre vicine ed in terre lontane. Lo spettacolo è suddiviso in tre quadri in cui è l’immagine del limone e fare da filo conduttore. L’albero di limone rappresenta le radici dell’importante azione del donare, impulso primordiale e intimo dell’amore che, se vero, è fedele e sempre verde. Nel primo quadro entriamo nella sfera del timore e del blocco emotivo, quella che il piĂą delle volte frena gli uomini dagli interscambi fra loro. I ballerini, in gruppo, in un primo momento disegnano immagini molto definite e meticolose, ma poi cambia il ritmo. Tutto diventa piĂą dinamico e fluido in segno di una ricerca nuova di congiunzione con il prossimo. Nel secondo quadro viene rappresentata la massima generositĂ : le note della musica che accompagna la danza sono scandite dagli strumenti ad arco, il che rende i movimenti dei ballerini armoniosi ed aggraziati. Gli assoli si alternano a passi a due con fluiditĂ , ma il quadro si andrĂ a chiudere con un gruppo che, riproponendo l’immagine del limone, calcherĂ l’idea della preziositĂ del donare insistentemente. Il terzo quadro, invece, si apre con un unico e compatto plotone femminile. Sono loro, le donne, a rappresentare l’aviditĂ . Tale forma “difensiva” vedrĂ l’alternarsi dell’equilibrio tra i due opposti: il donare ed il trattenere. In questo alterco si arriverĂ così al momento clou di quello che è lo scambio che sta alla base di ogni “dare”. Questa volta saranno le note di una musica indiana a richiamare l’ambiente di un mercato orientale. In questo caso la coreografia alterna duetti a scene di insieme. I ballerini si intrecceranno tra loro, eseguendo movimenti forti, dinamici e veloci, ma sempre di grande precisione ritmica. “Anche in questa coreografia, Alex Atzewi ha scelto Special guests per il suo ensemble – aggiunge la manager di eventi di danza Maria Meoni della MMEventi – quali gli scaligeri Antonella Albano e Maria Celeste Losa oltre ad Amilcar Moret Gonzalez (principal dancer Hamburg Ballet) e la partecipazione di Alekseij Canepa. Un mix che abbiamo tutti noi sempre ricercato per conseguire la qualitĂ massimale negli spettacoli e negli eventi che promuoviamo in tutta Italia. Il nostro auspicio è quello di riprendere a lavorare senza sosta, proprio come nell’era pre-covid che è tanto mancata a tutti noi.”
Massimiliano Craus