CONDIZIONI IGIENICHE ED ALIMENTAZIONE DURANTE IL “LOCKDOWN” AL VASCELLO. LITIGI, DESIDERI E PROGETTI IN CUCINA NEL TESTO “MIRACOLI METROPOLITANI”

Data:

Dall’11 al 23 gennaio 2022 al Teatro Vascello di Roma

Siamo in un periodo di crisi sanitaria pandemica per la crescita del numero dei contagi, diminuzione dei posti letto negli Ospedali, disfunzione nel settore dei trasporti e della pulizia delle città per la malattia di parecchi dipendenti, mancanza di turisti e poca gente in giro per cui sembra di essere di nuovo in procinto di precipitare nel “ lockdown”, che per due anni ha tenuto bloccata la vita culturale, con la chiusura di cinema, musei e teatri. Proprio a tali considerazioni e problematiche s’è ispirato il drammaturgo Gabriele Di Luca che ha scritto il pregnante e graffiante lavoro ricco di spunti attuali “ Miracoli Metropolitani” per la numerosa e gagliarda compagnia “ Carrozzeria Orfeo”, che segue da un decennio potendo contare su validi attori tra i quali Beatrice Schiros per cui sta componendo un monologo impostato sulla tipologia della “Comedy stand – up”. Per il momento impegna tutto il collettivo nella cucina sistemata negli ambienti d’un vecchio garage in cui assistiamo al frenetico andare e venire di diversi personaggi ciascuno con una propria finalità e dando luogo a frenetici scontri dialettici, crisi isteriche, provocazioni, ingiurie, insulti ed offese virulente. Qui l’ex lavapiatti Clara ha assunto un atteggiamento vanitoso unito ad una certa pigrizia per cui si limita a fare la “ follower”, come Chiara Ferragni  che pare non attraversare un buon periodo per divergenze con il marito Fedez ed il Covid 19 che sta smaltendo in quarantena, aspirando a guadagnare dando consigli sulla sua piattaforma e ad entrare nel Rotary Club. Intanto il marito Plinio , sposato in seconde nozze, prepara cibi precotti liofilizzati sfiziosi che la gente, per non correre rischi uscendo a fare la spesa, si faceva mandare durante il biennio 2020 – 2021 a casa e perciò molti avevano trovato lavoro come rider ed infatti nel ristorante d’infimo ordine si trova pure un  ex professore libanese che ora recapita le vivande. Quando telefona un certo Cesare che vorrebbe togliersi la vita, il cuoco che si dà arie da chef gli fa un elogio ammirevole sul valore della variegata esistenza, per cui lo schizofrenico ed instabile caratterialmente, nervoso, soggetto ci ripensa e si presenta portando per gratitudine una scatola di cioccolatini, per poi minacciare i gestori del locale per volersi  intromettere nei suoi incubi. A dare una mano in cucina c’è la comunitaria dell’Est  europeo Olga che viene sfruttata materialmente per predisporre le spezie, preparare i contorni, tenere in ordine le vettovaglie pulendole. Inoltre a poco a poco la scena s’andrà arricchendo di figure di secondo piano, mentre Plinio non ha tempo per tutti e viene disconosciuto dal disturbato emotivamente e con qualche ritardo mentale Igor figlio del primo matrimonio di Clara, che invece di riconoscere ed essere grato a Plinio che l’ha preso con sé in una famiglia allargata lo disconosce e ripudia con  rancore, mentre il fratello Simone in libertà provvisoria è ateo, rivoluzionario ed animato dalla volontà di reintegrarsi nella società sottoponendosi a dei provini per divenire attore. Accanto a lui c’è un’ex brigatista conosciuta in carcere e femminista, che potremmo paragonare alla Faranda e Mambro, per non soffermarci sulle jahidiste come Lady Al Qaida per cui il terrorista inglese era entrato nella sinagoga in America prendendo 4 ostaggi , tra cui il rabbino, minacciando di sopprimerli se la sua collega criminale non fosse stata liberata e poi fortunatamente è finita bene, male per lui. Infine Cesare s’eliminerà realizzando il suo piano distruttivo in prima persona, al contrario Clara e Plinio litigano per i principi arroganti e sussiegosi di lei che tratta dall’alto in basso il marito, che stanco d’avere tutto il lavoro su di sé reagisce ed alza la voce rimproverandole la sua neghittosa e scarsa collaborazione all’impegno che porta avanti la “ cellula domestica”. Naturalmente i battibecchi, l’accuse reciproche ed i risentimenti umorali sono in  tutte le famiglie, ma poi con po’ di buona volontà, pentimento e capacità di recuperare i valori iniziali i due si chiedono scusa, come desidera il Papa alla fine di ogni giornata, proprio in nome dell’amore puro e semplice; Clara felice e giuliva si prepara per andare a brindare festosamente in un locale alla moda e di primo livello. Tuttavia le sorprese ed i colpi furiosi dell’imprevisto temperamento umano sono dietro l’angolo e dunque il disilluso ed irritato Plinio, che nessuno ha saputo capire e che un improvviso infarto ha costretto sulla sedia a rotelle anche con il braccio bloccato, scatena la sua rabbia e provoca un totale ed irreparabile disastro finale. Insomma siamo nella piena negatività dell’Occidente alienato in cui l’intelligenze artificiali stanno annullando quelle native, a cui si somma l’istruzione in Dad ed ecco il motivo per cui le scuole devono restare aperte tranne nei casi eccezionalmente gravi, si sta rovinando il pianeta e l’ambiente con la plastica che è stata bandita, le speculazioni edilizie che cancellano i bellissimi panorami dei paesaggi, il clima arroventato con il “ buco dell’ozono” che sta sciogliendo le nevi ed i ghiacciai, i centri abitati bisogna che siano tenuti sgombri dall’immondizied e dai rifiuti di vario genere, perché sia rispettata l’apparenza esteriore dell’estetica e del decoro delle metropoli e dei paesini in modo che gli animali, come i cinghiali, i gabbiani e le volpi, non girino per le strade. La battaglia della Thunberg  va appoggiata, i propositi positivi di Glasgow vanno mantenuti e per questo è da elogiare il richiamo che il nuovo sindaco di Roma , ex Ministro, Roberto Gualtieri ha rivolto all’AMA per non richiedere solo il ripiano dei debiti, bensì far fronte con onore al proprio dovere. La sinergica ed affiatata recitazione della “Carrozzeria Orfeo” ha messo efficacemente in risalto codesti  temi che vanno assolti con la responsabilità civica di ciascuno, per risollevare il nostro Vecchio Continente decadente e non sfogare nel cibo con l’abbuffate le gravi repressioni e frustrazioni. Tra gli interpreti sul palcoscenico ricordiamo: E. Bossi, A. Chiarello, F. Gatti, A. Viola, M. Setti e F. Vanni, oltre appunto a B. Schiros. Lo spettacolo si replica fino a domenica prossima trattando pure la questione del falso ideologico e poi dal 25 al 6 Febbraio vi sarà “ Ditegli sempre di sì” con G. Imparato, C. Rosi, moglie del prematuramente scomparso e rimpianto Luca De Filippo, G. Cannavacciuolo con la regia di Roberto Andò, che ora sta curando quella dell’ultima drammaturgia politica del noto scrittore austriaco Thomas Bernhard  intitolata “Piazza degli Eroi” allo Stabile di Roma od Argentina.

Giancarlo Lungarini

Foto Laila Pozzo

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