“I due gemelli veneziani”, tra doppio e oscurità

Data:

Al Teatro Sociale di Trento dal 14 al 16 gennaio 2022

I due gemelli veneziani, andato in scena a Trento dal 14 al 16 gennaio 2022, mostra un lato cupo dell’opera di Carlo Goldoni. Lo spettacolo, con la regia di Valter Malosti e Angela Demattè, ha debuttato per la prima volta il 13 dicembre 2020 in streaming nel periodo di chiusura dei teatri italiani. La commedia in tre atti, ancora fortemente legata al modello della Commedia dell’Arte, è stata scritta da Goldoni e rappresentata per la prima volta a Pisa nel 1747. Il suo successo è dovuto alla vivacità della trama tra scambi di persona, equivoci e la ripresa dell’invenzione del tema del “doppio”, che da Plauto in poi è diventato un classico del teatro.

La vicenda narra di Zanetto e Tonino (interpretati da Marco Foschi), due fratelli gemelli, l’uno buono, l’altro dotato di grande intelligenza e fascino, che si trovano insieme per caso a Verona: Zanetto arriva in città per incontrare la sua futura sposa, Rosaura (Anna Gamba), figlia del dottor Balanzoni (Alessandro Bressanello). Tonino invece deve incontrare la sua amata Beatrice (Marta Malvestiti), affidata alle cure dell’amico Florindo (Paolo Minnielli) affinché la difenda dalla corte di Lelio (Andrea Bellacicco). Colombina (Camilla Nigro), la serva di casa Balanzoni, è innamorata del servitore di Zanetto, Arlecchino (Marco Manchisi), mentre l’anziano Pancrazio (Danilo Nigrelli), amico del dottore, vuole a tutti i costi Rosaura e cerca di convincere Zanetto a mandare a monte le nozze. Una serie di equivoci danno luogo ad uno scambio fra i due gemelli, che si ritrovano al centro di varie peripezie.

Nello spettacolo ci sono diversi collegamenti con la Commedia dell’Arte, in cui gli attori univano sul palco maschere, improvvisazioni, gestualità. A queste caratteristiche si fonde molto bene anche l’interpretazione coraggiosa di Paolo Minnielli e Marta Malvestiti, entrambi chiamati improvvisamente per sostituire i due attori della compagnia a causa del Covid. Nonostante recitassero con il copione in scena, hanno saputo interpretare i loro personaggi con grande espressività emotiva.

Lo spettacolo, sebbene sia ironico e divertente, presenta chiaramente la tematica inquietante di una doppiezza che può assumere anche delle tinte macabre. In questo aiuta molto l’elegante messinscena costruita da quinte mobili. Anche i cambi di luce sono molto efficaci perché rendono l’atmosfera cupa e notturna. Un forte contrasto con questa oscurità è dato dai costumi, bianco per le donne, giacca di velluto rosso per Tonino, colorata di azzurro per Zanetto.

La scena si apre e si chiude con la presenza del cadavere di Zanetto affiancato dalla figura misteriosa di Pulcinella, che ha il ruolo importante di mostrare la realtà, l’assenza di valori, le mancanze degli uomini. Sempre riprendendo il tema del doppio, l’attore Marco Manchisi interpreta anche un Arlecchino in versione partenopea, che nello spettacolo infatti mescola dialetto veneto e napoletano e ci ricorda molto Totò.

Danilo Nigrelli interpreta magistralmente un Pancrazio ingannatore, che è innamorato, o meglio ossessionato da Rosaura e per averla è disposto a tutto.

Il pregio di questo spettacolo è il lavoro che è stato fatto non solo sui protagonisti, ma su tutti i personaggi, dei quali il regista ha cercato di evidenziare una duplicità, facendo emergere come il tema del doppio sia rappresentativo dell’intera umanità.

Sara Bellebuono

I DUE GEMELLI VENEZIANI
di Carlo Goldoni
adattamento Angela Demattè e Valter Malosti
con
Marco Foschi
Danilo Nigrelli
Marco Manchisi
Marta Malvestiti
Alessandro Bressanello
Anna Gamba
Valerio Mazzucato
Camilla Nigro
Paolo Minnielli
Andrea Bellacicco

regia Valter Malosti
scene e luci Nicola Bovey
costumi Gianluca Sbicca
assistente alla regia Jacopo Squizzato
produzione Teatro Stabile del Veneto, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato, Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Nazionale

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