Il suo nome potrebbe per la maggior parte degli italiani non suscitare esaltazione… vuoi perché alcuni giovani non rammentano oppure non considerano gli artisti che in qualche modo si sono distinti nel tempo e non “sono contemporanei”, guardando invece le bellezze estetiche e meno alla bravura dell’attrice o attore…
Se avessimo iniziato l’articolo col dire: Ricordate il “Drive In” televisivo, quegli intramontabili sketch che comprendeva una moglie gelosa, avendo un marito leggermente libertino” come il bravo attore Enrico Beruschi, in questo caso i lettori di media età avrebbero risposto: ENRICOOO… con questa battuta comica… la Fumero vinse tre Telegatti (Premio Televisivo), apparsa in seguito interpretando la – stagista – nella sitcom in Camera Cafè.
Attrice di talento, Margherita Fumero nasce a Racconigi (Cuneo) una cittadina splendida col magnifico Castello Reale, dimora di numerose famiglie nobili legate alla casata dei Savoia, sin da tenera età era affascinata dal mondo dello spettacolo, fu scoperta da un grande personaggio dell’Avanspettacolo: Erminio Macario, insieme interpretarono a teatro “Due sul pianerottolo”, la commedia, essendo talmente bella venne ripresa in seguito dal regista Mario Amendola nel 1976 in un film. Margherita Fumero, crescendo, intraprese quella strada che ha sempre sognato sin da piccina, iscrivendosi a soli quattordici anni al Centro Sperimentale di Arte Drammatica, dove conseguì il diploma sotto la guida di due insegnanti di livello come Lorenzo Ferrero e Carla Pescarmona. Questo succedeva negli anni sessanta, da quel momento in poi la sua vita era il palcoscenico, lavorando come professionista al Teatro Stabile di Genova sotto l’egida regia di Luigi Squarzina. Nel frattempo, per la giovane subrette non si apre… una porta… ma si spalanca un’altra opportunità di successo, quello del cinema. Nei film del regista Bruno Corbucci, la vediamo accanto a nomi che hanno fatto storia come Tomas Miliam, Bud Spencer e altri.
Col passare degli anni intorno all’attrice, si affiancano altre attività collaterali senza abbandonare mai il suo sogno iniziale, insegnando dizione e improvvisazione teatrale con la scuola “Gipsy Musical Academy” in Torino, preparando chi di quell’arte volesse assaporare quell’affascinante mondo artistico e chissà diventare poi una celebrità. La sua vocazione essendo intensa, non si limitò a calcare la polvere del palcoscenico o la televisione… meno che mai la cellulosa cinematografica, la sua passione voleva trasportarla sulla carta stampata, pubblicando libri come “Quattro chiacchere con Margherita” pubblicato dalla Casa Editrice Seneca. Nel 2011 pensa che sia il momento per formare una sua compagnia “I Fumeri per caso” in un’intervista fatta dopo uno spettacolo, rispose: Con questa compagnia il divertimento è assicurato! Conoscendola perché non credere alle sue parole, vedendoli durante le recite, potremmo dire che gli attori esibendosi, avevano lo stesso sorriso divertito del pubblico.
Di lei, come altri personaggi dello spettacolo si potrebbe raccontare aneddoti e gioie accadute durante il suo cammino di artista, quindi se avrete l’opportunità d’incontrarla a fine spettacolo… sarà ben felice di dialogare con voi.
Daniele Giordano