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Da “La parrucca” e “Paese di mare” di Natalia Ginzburg

Data:

In scena dal 17 al 20 febbraio 2022 al “teatro Carcano” di Milano

“Paese di mare” e “La parrucca” sono due atti unici nati dalla genialità di Natalia Ginzburg. Il due testi sono portati in scena da Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta con regia di Antonio Zavatteri. Le due creazioni come fossero tessere di un mosaico hanno la capacità legarsi fra loro tanto da trasformarsi in un’unica divertente prosecuzione. La trama di “Paese di mare” si svolge in un piccolo appartamento che una giovane coppia prende in affitto. Massimo è un uomo insoddisfatto, perennemente problematico che vive il mondo del lavoro nel continuo precariato. Il giovane però ama la pittura e vorrebbe dedicarsi con più assiduità all’arte. La donna che lo accompagna è una persona a tratti ingenua che soffre di crisi depressive. Betta è svogliata, non riesce a sopportare né il mare né lo squallido appartamento. La donna però è stata convinta a rimanere solo per il fatto che Massimo confida nell’incontro con un suo vecchio amico che gli ha promesso un lavoro finalmente a tempo indeterminato. Incontro che purtroppo risulterà vano. Massimo e Betta dovranno così lasciare l’abitazione proprio nel momento in cui lei si era innamorata della casa e del luogo che poco tempo prima aveva disprezzato. Ne “La parrucca” ritroviamo Massimo e Betta che per un guasto all’automobile sono costretti loro malgrado ad alloggiare in una piccola locanda in aperta campagna. Massimo finalmente può dedicarsi pienamente alla sua arte. Il novello pittore dipinge continuamente quadri che la moglie decisamente detesta. Betta è sul letto che disperata piange perché il marito in uno dei frequenti litigi l’ha picchiata. Massimo per non ascoltare più le sue lamentele si è rifugiato in bagno a leggere in apparente tranquillità. La moglie dopo aver gridato la sua rabbia e il suo rancore verso il consorte colpevole di aver fatto naufragare il suo matrimonio prende il telefono e compone un numero. Betta telefona e sua madre e le comunica di essere incinta, ma il padre non è Massimo ma un influente uomo politico con cui ha avuto una relazione clandestina. Le due drammaturgie confermano l’ottima regia di Antonio Zavatteri.  Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta con la loro abilità fanno rivivere i personaggi che Natalia Ginzburg aveva creato ed amato per la loro comica ma drammatica ironia.

Giuliano Angeletti

“La parrucca”
 
di Natalia Ginzburg
con Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta
scene e luci Nicolas Bovey
costumi e oggetti di scena Sandra Cardini
musiche originali Massimiliano Gagliardi
regia
Antonio Zavatteri
produzione Nidodiragno/CMC

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