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CUCINA POPOLARE E RIVISITAZIONE CULTURALE DELLA CIVILTA’ MODERNA AL GOLDEN. GARIBALDI ED IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE SPIEGATI AI GIOVANI AL “BAR DELLA STORIA”

Data:

Al Teatro Golden di Roma, fino al 24 aprile 2022

Il disastro della guerra d’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina per eliminare i gerarchi di Kiev filonazisti, secondo il pensiero assoluto  del dittatore di Mosca che s’è visto affondare la nave ammiraglia della sua flotta e finora ha ottenuto solo l’effetto di coalizzare i Paesi scandinavi della Svezia e Finlandia, che confina per 1300 chilometri con la terra di Putin e Mevdev la coppia terribile del Cremlino, per chiedere in via protettiva l’ingresso nella NATO, dopo la carneficina di Bucha e Mariupol che il Tribunale Internazionale sta ispezionando per raccogliere le prove del genocidio come quello pagato d Karazic e Vladic con l’eregastolo, ha spinto il teatro Golden a cambiare lo spettacolo programmato dal 13 al 24 “L’arte della truffa” con “Er bar della Storia” composto da Toni Fornari , Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli. Di che si tratta, qual è l’argomento principale? Siamo in un caffè ristoro della cintura periferica romana e c’è la generazione adolescenziale che chiacchiera liberamente dei motivi canori più di moda, dello sport con “in primis “ la Roma che con lo show di  Zaniolo è rimasta l’unica squadra in Europa, gioca con il cellulare, mentre la disillusa ed indolente barista, interpretata dalla brava attrice e cantante Emanuela Fresi, che faceva parte dei “Favete Linguis”, cerca di tenerli calmi e prepara per loro una sfiziosa matriciana al sugo. I ragazzi divertendosi con il ping e pong e la neghittosità musicale ad alto volume ballando nel bar , come fosse una balera, si scontrano con i clienti più grandi formati da una signora più istruita e borghese, impersonata brillantemente da Claudia Campagnola, un “latin lover” in giacca di pelle e jeans che Simone Montedoro esprime con elegante arguzia e disinvolta carica di seduzione, mentre l’operaio edile della borgata al limite del GRA è rappresentato da un Fornari che vanta credenziali poco affidabili, un’istruzione di risulta ed un’epopea orgogliosa ed arrogante senza fondamento. L’indifferenza e l’ignoranza, la protervia, dei giovani scatena l’ira dei tre avventori citati che non sopportano il loro chiassoso rumore e si ritengono in dovere di  dare ai ragazzi una minima pedagogia e cultura di base. Iniziano con la fine della Storia Medievale  segnata dalla scoperta dell’America con i celebri versi del poeta romanesco Cesare Pascarella, grazie allo spirito di coraggio ed intraprendenza di Cristoforo Colombo, pur se con le sue tre Caravelle voleva andare per la via Occidentale in India ed invece rinvenne il nuovo Continente, ove nel X secolo per la via del Pacifico erano già giunti i Vichinghi e forse gli Irlandesi. Si passa poi all’eroe dei due mondi ovvero Garibaldi di cui si mettono in evidenza le numerose ed eclatanti gesta dalla partenza da Quarto allo sbarco a Marsala con la battaglia di Calatafimi, la presa di Palermo e Milazzo contro i Borboni in Sicilia risalendo fino a Teano con il ferimento ad una gamba in Aspromonte; prima per la costituzione della Repubblica Romana c’era stato   lo scontro con i Francesi a Mentana. Per venire infine al ventesimo secolo si mettono in risalto le gesta della seconda guerra mondiale in cui Mussolini era entrato il 10 giugno del 1940 per partecipare al tavolo dei vincitori ed allargare le sue conquiste dopo quelle dell’Abissinia con l’aiuto degli ascari e le sanzioni della Società delle Nazioni, che avevano provocato la linea dell’autarchia nell’esaltazione sfrenata del Duce come quella di Putin, dopo la condanna delle parole straniere e l’adozione del Voi oltre alla “ battaglia del Grano”. Per un parallelo paragone con l’attuale barbarie si sono evidenziati i crudeli regolamenti di conto che avvennero non solo tra le Brigate cattoliche “Osoppo” e quelle di sinistra “ Garibaldi” a Porzius, ma pure le faide e le vendette dei partigiani contro le milizie fasciste, che s’erano rese protagoniste del collaborazionismo con i nazisti anche dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43, delle delazioni contro gli Ebrei per il 16 ottobre dello stesso anno e non avevano impedito la rappresaglia sproporzionata delle Fosse Ardeatine per l’attentato di via Rasella; insomma quello che sta facendo ora la Bielorussia di Lukascenko con l’appoggio incondizionato alla Russia di Putin e perciò gli Ucraini sono contrari non solo alle trattative dettate da Mosca, bensì pure a riprenderle a Minsk. Il lavoratore di cantiere con il classico cappello bianco di carta in testa simbolo del suo stato sociale si diverte ad aggiornare istruttivamente i giovani perdigiorno del bar tra il serio ed il faceto, la verità e lo scanzonato, ricavando dall’imprese urbane del condottiero nizzardo  esilaranti, grottesche e talora volgari rime baciate. La Fresi, Campagnola e Fornari si cimentano inoltre in stupefacenti canzoni incatenate tra loro ad un ritmo vorticoso non sempre chiaramente percepibile, dando la sensazione che una formazione primaria sia indubbiamente necessaria anche per non vivere come bruti per strada o nei pubblici locali od abbandonarsi ad episodi di bullismo e ladrocinio verso i compagni  di scuola, che poi nelle megalopoli li riducono a manovalanza della criminalità. Lo spettacolo sarà replicato al Golden fino al 24 e poi dal 27 andrà in scena l’ultimo lavoro della stagione con “Tabù” fino ai primi di maggio.

Giancarlo Lungarini

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