La musica e le canzoni sono nostre inseparabili compagne, ci cambiano la vita, ci fanno riflettere e ci fanno emozionare. Il motivo è che spesso trattano argomenti che sentiamo particolarmente vicini, trasmettendo sensazioni che toccano nel profondo e che sono difficili da spiegare a parole. E non ci sono soltanto l’amore, i sentimenti e le delusioni a rendere riconoscibili i brani: esistono altri temi ricorrenti come il gioco che spesso vengono usati come metafore della vita quotidiana. È proprio l’argomento di cui parleremo oggi andando a scoprire le canzoni italiane più belle dedicate al mondo del tavolo verde.
Nel 1982 Paolo Conte, uno degli artisti più importanti della storia della musica italiana, diede alle stampe il suo ennesimo capolavoro, questa volta dedicato al mondo del gioco. Nel testo si parla di storie d’amore, corteggiamento e di tutte le fasi dell’innamoramento senza sapere se esso sia corrisposto o meno. Dinamiche che vengono paragonate a quelle del tavolo verde, in cui il risultato vincente non è mai assicurato a priori.
Decisamente più recente il brano “Las Vegas” di Tancredi, presente nel disco d’esordio dell’artista “Iride”, uscito nel 2021. Nella canzone è protagonista assoluta la roulette, vista come luogo perfetto per celebrare un matrimonio. Insieme a lei, nell’ultima divertente e irriverente parte del brano, ci sono le fiche, i casinò e addirittura le chiese non ufficiali che popolano la Sin City.
Dieci anni prima di “Las Vegas” altri due grandi nomi dell’attuale scena musicale nazionale avevano dedicato versi importanti all’universo del gaming. Gli artisti in questione sono i campioni d’incassi Emis Killa e Marracash e il brano di cui stiamo per parlare si intitola “Slot Machine”. Nel pezzo il classico dei rulli viene citato più volte sia nelle strofe che nei ritornelli e il suo funzionamento diventa un mezzo per esprimere tramite metafora le imposizioni della società attuale.
Due i brani classici della canzone tricolore che parlano di poker. Il primo è “Il Chitarrista” dell’indimenticabile Ivan Graziani del 1982, un brano in cui si parla di una partita di poker tra il protagonista e l’avversario e in cui la posta in palio è proprio la donna di quest’ultimo. Molto più intimista e introspettiva è invece “Con queste facce qui”, canzone di Ligabue contenuta nel disco campione d’incassi “Lambrusco, coltelli, rose & pop corn” del 1991. Il testo è un continuo rimando tra le dinamiche del poker e la vita vissuta, fa espliciti riferimenti al bluffare e alle “facce da poker” e sottolinea come sia impossibile fingere per alcune persone colpite duramente dalle avversità.
Tutte canzoni meravigliose e dal significato profondo che si inseriscono nel solco della tradizione della musica internazionale che fin dai tempi della nascita del Rock And Roll e dagli esordi di Elvis Presley ha trattato il tema del gioco nei suoi componimenti più popolari.
Ne citeremo 3 che andrebbe la pena di riscoprire e di ascoltare con un orecchio più attento anche oggi. La prima si chiama “Viva Las Vegas” ed è stata scritta proprio da Elvis nell’ormai lontano 1964. Un brano nato come colonna sonora dell’omonimo film e in cui si celebrano le emozioni che si possono provare al casinò, il brivido delle scommesse e le inconfondibili luci di quella che ancora oggi conosciamo come la città del peccato.
Si parla invece di scommesse in “The Gambler”, celebre successo internazionale di Kenny Rogers del 1978. In un sottofondo musicale in stile pop country, il cantautore americano narra dell’incontro tra il protagonista e un vecchio giocatore che ripercorre le tappe della sua vita paragonando le sue esperienze alle scommesse.
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Completiamo la nostra tripletta di brani internazionali dedicati al gaming con la canzone che ha lanciato alla ribalta mondiale Lady Gaga. Ovviamente stiamo parlando di “Poker Face” del 2008, secondo singolo estratto dal disco The Frame con un testo che paragona la faccia da bluff del giocatore di poker alla capacità di nascondere le emozioni che hanno molti quando vivono una storia d’amore.
