Mettersi a nudo (nel senso più autentico della parola) è il suo modo di esprimersi, il mezzo artistico che ha scelto per dare valore al proprio corpo, ed è anche la strada che potrebbe portarla lontana e renderla un autentico personaggio. Questa è la storia di Alaska, nome d’arte di una ragazza che sei mesi fa ha scelto di ascoltare sé stessa e di tuffarsi nel mondo della fotografia, dell’erotismo, della sensualità e della femminilità. A 21 anni, un lavoro in un’azienda del tessile dalle parti di Biella, la sua è una storia di anti-conformismo e di libertà. “Essere nuda, sul set, mi fa essere più a mio agio che neanche avessi indosso un abbigliamento invernale” racconta pesando tutte le parole, attenta a far trasparire come dietro alla sua immagine ci sia in realtà un bagaglio di personalità che deve emergere in ogni momento e in ogni scatto. Dopo aver studiato per diventare parrucchiera, essere uscita di casa da giovanissima e aver scoperto la difficoltà del mantenere la propria indipendenza, sei mesi fa è arrivato il grande salto. Prima gli scatti realizzati fra le mura amiche che l’hanno resa nota sulle piattaforme che mettono in vendita contenuti esclusivi, poi il via a collaborazioni con professionisti che hanno saputo esaltare ogni singolo centimetro di pelle scoperta. Risultato: oggi il suo lavoro in azienda le va stretto, i followers su Instagram viaggiano verso quota 15mila e sono sempre di più le persone che decidono di abbonarsi ai contenuti che crea da sola, pensandoli e realizzandoli senza l’aiuto di nessuno. Idee tante, voglia di fare pure. Alaska corre veloce, brucia le tappe e miete successi. Eppure, non è stato tutto così facile. Anni di adolescenza a vedersi e sentirsi sbagliata, poi il giudizio della gente che ha rischiato di mandare a monte i suoi piani. Un passaggio che oggi è completamente superato.
Riavvolgiamo il nastro ai tuoi 18 anni…
Quando esco di casa, voglio vivere la mia vita con i miei spazi e i miei piaceri. Per questo motivo, scelgo un lavoro che mi impegna 8 ore al giorno, routinario, nel quale alcuni lati del mio carattere non possono e non devono emergere. Leggins, magliettine, turni che spesso iniziano all’alba.
Una situazione che è andata evolvendosi.
Da una parte ho la garanzia dei tempi e dello stipendio, dall’altra è un contesto al quale si è affiancata un’altra passione. Sono una ragazza riflessiva, che adora leggere, che adora riposarsi e che prima di parlare vuole sempre avere cognizione di causa. Detto questo, ho anche un lato esibizionista che mi porta a voler essere sempre al centro dell’attenzione, adoro avere gli occhi puntati su di me, quando passo per strada o in un locale, devono esserci solo occhi per me.
Un’inclinazione diventata… lavoro.
Proprio così, ed è anche stato il punto d’arrivo di una maturazione personale. Anni fa mi vedevo sbagliata nei modio di fare e in come ero fisicamente, oggi so che non ho nulla che non va. Sono bella a modo mio, con un fondoschiena che… ve lo lascio solo immaginare!
Il tuo rapporto con la fotografia ha avuto una piccola pausa.
Ho inizio presto, poi non mi sono sentita a mio agio ed allora ho messo in stand by quella esperienza anche se… mi è rimasto il pallino di essere sotto i riflettori e di diventare una fotomodella come quelle che si vedono sui social. Sono ripartita sei mesi fa, prima con Onlyfans e poi mettendomi in gioco a livello professionale con professionisti. Ho scattato in spazi chiusi e luoghi aperti, ho capito che essere nuda mi faceva stare a mio agio. So bene, quando sono sul set, che sono un corpo da ritrarre.
E tu sei protagonista di un doppio modo di interpretare la fotografia.
Da un lato voglio sprigionare tutta la mia carica di erotismo e di provocazione, dall’altra voglio trasferire emozioni, pur forti che siano. Il mio non è solo un profilo in cui regna l’ostentazione, ma in cui deve trasparire quell’insieme di emozioni e sensazioni che stanno dietro quel corpo nudo ritratto.
Cos’è il nudo, oggi, per te?
È un mezzo per mostrare femminilità e sensualità: suvvia, siamo nel 2022, il nudo è una forma d’arte. Purtroppo all’inizio sono stata giudicata per questa mia scelta, oggi invece non solo ne sono fortemente convinta ma so che potrei spingermi oltre. Nel caso, sarà unaq scelta mia, che farò con convinzione e autostima in me stessa.
Il tuo ruolo rimane quello di protagonista sotto i riflettori.
È il mio do d’essere, sotto o riflettori o nel quotidiano! Ricordo una sera il mio outfit da discoteca: short minimal e top… minimal! Nessun imbarazzo, è il mio modo per apprezzare il mio corpo. Sono perennemente maliziosa, a partire da come parlo e da come mi muovo. Ho atteggiamenti che mi portano ad attirare l’attenzione.
Questo tuo modo d’essere, dove può portarti?
Spero mi aiuti a diventare qualcuno, non lo nego. E i social possono essere una straordinaria cassa di risonanza, già oggi racconto tutto di me… tenendo riservati elementi che voglio siano solo miei. Ma l’idea di sperimentare e osare, non mi spaventa per nulla. Anzi, l’ultimo tatuaggio, realizzato su una parte intima, non avevo avuto problemi a mostrarlo. Guardare sì, ma non toccare.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Da piccola sognavo di diventare biologa e lavorare con i leoni… diciamo che la strada intrapresa è stata diversa! Di sicuro, vorrei aiutare le ragazze più giovani di me a capire che il corpo è nostro e lo si deve apprezzare e valorizzare nelle forme che riteniamo corrette, senza più alcun pregiudizio. E poi sul resto… vedremo se sarò brava a stupirvi!
Luca Fina