Chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo personalmente ma soltanto per averlo visto in televisione affiancando il “molleggiato” d’Italia – Adriano Celentano – diciamo che Bruno Gambarotta è un personaggio eclettico e poliedrico, i suoi lavori s’intercalano non solo tra libri come autore, ma collaborando con molte testate giornalistiche e radiofoniche, oltre scrivere e recitare testi in piemontese. I suoi libri, dalla vena ironica gli hanno permesso di vincere numerosi premi tra cui il Premio Selezione Bancarella 2007 (con un titolo alquanto sabaudo) Il Codice del Gianduiotto editrice Morganti, una caricatura a quello pubblicato dallo scrittore Dan Brown. Il caro Bruno nostrano, nasce nella città di Asti il 26 maggio1937, volto noto come abbiamo citato non solo televisivo ma desiderosi di ripercorrere a ritrosi il suo cammino, iniziando come cameraman nella sede Rai di Via Verdi in Torino (dove tra l’altro vi è un bellissimo Museo della Radio) per poi essere trasferito in Viale Mazzini a Roma. Da quel momento in poi la sua vita cambiò, pur tenendo stretto il “cordone ombelicale” che lo lega alle sue origini piemontesi, pubblicando numerosi libri e articoli. Questo spostamento gli fece conoscere nomi illustri come Primo Levi, Mario Soldati o registi cinematografici che nel frattempo iniziavano a collaborare con la televisione nazionale come Nanny Loi, Pietro Germi, sino a Sergio Leone, questi furono solo alcuni. Per lui fu un susseguirsi di nuove esperienze, fatale il colloquio avvenuto con Luigi Comencini, lo volle per interpretare la figura di un notaio, in un film scritta per l’attore Alberto Sordi come protagonista maschile, poiché il personaggio era ritenuto da lui tanto negativo, respinse l’offerta. Stessa risposta la diede Nino Manfredi, l’ultima scelta del regista cadde su Ugo Tognazzi, il quale accettò. Per il versatile Bruno Gambarotta si aprì il sogno della sua vita: quello della recitazione!
Come sempre non possono mancare a fine articolo le solite curiosità.
Lo spostamento lavorativo di Gambarotta da Torino a Roma, portandolo all’apice della sua carriera, aveva il suo rovescio della medaglia, di conseguenza, si erano creati non pochi problemi in famiglia, giacché la moglie rimasta sola a Torino, doveva occuparsi da sola dei tre bambini che crescevano. Bruno Gambarotta capì che non poteva continuare in quel modo, rischiando di dare origine il primo e unico disaccordo famigliare. Colse al volo l’occasione di un posto vacante nella sede di Torino, ipso facto fece ritorno con una nuova mansione quella di delegato di produzione in aggiunta, un nuovo suo primo programma… che ricorderete: “Non Stop” per susseguirne tanti altri ancora…
Vi siete chiesti qual è stato il suo primo romanzo scritto? Scritto con Massimo Felisatti: La nipote scomoda, editore A. Mondadori. Per finire, curiosità per curiosità… eccovi anche il titolo dove appare in veste di notaio nel film: Il Gatto, attrice protagonista femminile… la compianta Mariangela Melato, un film geniale, ben interpretato… merita vederlo!
Daniele Giordano