“Mia moglie Penelope.” Ornella Muti è una Penelope inedita, rancorosa e poco propensa al perdono

Data:

In scena il 21 luglio 2022 al “Teatro Romano” di Falerone (Fermo)

La sorgente drammaturgica è nata dalla trasmigrazione teatrale del romanzo “Itaca per sempre” di Luigi Malerba, Edito da Mondadori. Lo spettacolo adattato alle scene da Margherita Gina Romaniello è diretto da Pino Quartullo che nella pièce svolge anche il ruolo di attore. Le musiche dal vivo sono di Oscar Bonelli, arpa birmana, sitàr, duduk, tromba tibetana. Al fianco di Pino Quartullo, una troneggiante Ornella Muti entra dentro l’anima di una ammaliante ma rancorosa Penelope. Una moglie che sovvertendo gli stereotipi del mito si dimostra nei confronti del marito non remissiva e paziente: ma forte, autoritaria e pedante. La trama: Ulisse dopo vent’anni di guerra e una serie di molteplici avventure torna nella sua isola. Ormai tutta la nazione achea è convinta della sua morte. Di conseguenza, il palazzo reale è pieno di pretendenti al trono che aspirano alla mano di sua moglie Penelope. Uno di loro con certezza diventerà il nuovo re di Itaca. La regina però non ha ancora scelto chi tra i giovani principi sarà il suo nuovo marito e re. Odisseo avendo captato l’antifona e meditando la vendetta decide di agire in incognito. Ulisse prende le sembianze di un povero mendicante. Solo a pochi è concesso riconoscerlo. A suo figlio Telemaco rivela sé stesso e lo scopo del suo ritorno. Anche Eumeo e l’anziana nutrice lo riconoscono ma mantengono il segreto. Il vecchio cane Argo, il fedele compagno di tante battute di caccia con un ultimo guaito lo riconosce prima di morire. L’eroe per mancanza di fiducia non svela l’inganno neppure alla consorte.  Per il resto ben pochi sono al corrente del suo ritorno. Ulisse dopo aver trucidato i Proci ed attuato la sua personale vendetta finalmente si presenta alla moglie. L’eroe si aspetta da Penelope un incontro caloroso e sessualmente appagante. Tutto sommato, la lontananza per un grande amore è un perpetuo collante. Ma la scaltra Penelope non solo lo respinge, ma contesta animatamente il suo comportamento. La regina che tutto sapeva ma taceva, non poteva rimanere ingannata dal goffo travestimento del marito. Lei sapeva ma fingeva di non sapere, mentre lui fingeva sapendo di fingere. Malerba trasforma Penelope in una donna che non perdona, spietata e combattiva. Una donna sicura di sé che vive agli antipodi del mondo di Odisseo.

“Mentre tutti gli altri eroi di Troia sono tornati ai loro affetti, tu Ulisse hai viaggiato smarrendo stranamente una strada che conoscevi benissimo. Se gli Achei hanno impiegato dieci anni per conquistare Troia, non sarà̀ meno arduo per il loro eroe più̀ scaltro riconquistare sua moglie”

Penelope non è così ingenua da perdonare il comportamento di un uomo che le ha mentito. Ne nasce così una divertente commedia fatta di continue ed incalzanti battute. Uno spettacolo che esalta il ruolo di Ornella Muti e di Pino Quartullo. Una spassosa coppia che in scena con umorismo porta gli eterni problemi di coppia.

Giuliano Angeletti

 

“Mia moglie Penelope.”
Adattamento di Margherita Gina Romaniello
con Ornella Muti e Pino Quartullo
tratto dal romanzo “Itaca per sempre” di Luigi Malerba (ed. Mondadori)
regia Pino Quartullo
musiche dal vivo (arpa birmana, sitàr, duduk, tromba tibetana) di Oscar Bonelli

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