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Il cantautore carrarese Alessandro Emme pubblica il nuovo brano intitolato Ladra maledetta

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Dopo essersi presentato con il proprio singolo d’esordio come solista Si fotta la libertà, il cantautore carrarese Alessandro Emme pubblica il nuovo brano intitolato Ladra maledetta, in uscita per l’etichetta Musicantiere venerdì 22 luglio 2022. Si tratta di un brano essenzialmente rock, con una certa aggressività e sporcature intercettabili anche già a partire dall’eloquente titolo; ma Alessandro è anche amante della melodia pop, e infatti il pezzo è contaminato da alcune linee pop e addirittura da arpeggi con basso e chitarra che potrebbero ricordare il Britpop.

Chi è la ladra maledetta del titolo della canzone?  

Penso che il tempo al giorno d’oggi sia una tra le cose più importanti che possa darti una persona, questo perché non abbiamo quasi più modo di fare nulla: il lavoro, i social, la televisione, il divano, la spesa… siamo fortemente distratti dalle relazioni e il tempo libero rimasto in fondo alla giornata è veramente pochissimo, una società altamente caotica e frenetica. Per questo motivo penso che chi ti dedica il suo tempo ti dia molta importanza, questo gesto infatti secondo me esige molto rispetto. Esistono però anche molte persone che ti “rubano” questo privilegio. Io sono ossessionato dal tempo che passa, e quando perdo tempo m’incazzo! Comunque forse sarebbe troppo facile parlare di una storia finita male, io non vorrei esser così banale parlando dei fatti miei. Mi piace infatti proporre argomenti di discussione con diversi punti di vista, solitamente nei testi che scrivo dico una cosa e intendo qualcos’altro; non sono canzoni romantiche, non voglio fermarmi lì. Forse chiederei direttamente a chi mi ascolta: e se questa ladra fosse la società stessa?

Quali sono le emozioni e sensazioni prevalenti in questa canzone e nella tua musica in generale?

Questa è certamente una canzone rabbiosa e idealista, ma c’è anche un velo di sarcasmo e critica. La sensazione centrale è senz’altro la motivazione per andare avanti sempre e comunque. Sento anche una forte sensazione di ribellione, e mi auguro che la canzone faccia sfogare un po’ gli ascoltatori. Mi piacerebbe vedere una folla che si sfoga e poi si sente meglio con questa canzone, a pensarci mi fa stare già meglio. Per quanto riguarda la mia musica in generale… beh, io in questa veste sono veramente agli esordi, un po’ ancora acerbo, ma penso di aver trovato una quadra del mio percorso artistico. Anche se sono solo al secondo brano oggi, ho scritto una ventina di testi e musiche. Ho un passato da metallaro e diciamo che nei live non mi risparmio affatto, ma le emozioni sono quelle, anche nel rock che ho sempre amato. Arriverà un rock veramente tosto nei prossimi brani!

Come vivi il tuo rapporto con la società contemporanea?

A volte lo vivo veramente male. Ci sono molte cose che mi fanno incazzare, voglio dire, non è proprio un bel mondo questo qua. Io in qualche modo devo fare la mia parte e cercare di aiutare la gente in ogni cosa che viviamo.

Come mai la decisione di iniziare una carriera da solista dopo tanti anni in cover band e lontananza dalla musica?

La musica mi ha chiamato. In pandemia si è fermato tutto e mi sono messo a suonare da solo. Quando poi sono tornato in sala registrazione ho sentito una forte esigenza di comunicare in modo diretto e diverso, mi sono confrontato con il produttore Alessandro Di Dio Masa, che mi ha motivato a seguire questa strada. Non è stato facile partire, ma poi ho capito che dovevo dare un’importanza incisiva al testo e alla musica in maniera più matura e diretta.

Quali sono le tue principali influenze artistiche?

Avrei una lista lunga un chilometro! Se mi soffermo solo sulla voce, tecnicamente parlando ammiro molto Demetrio Stratos, Corey Taylor e Mike Patton.

Cosa ci puoi anticipare del tuo prossimo album su cui stai lavorando?

Posso dirvi che arriverà una bella mazzata!

Hai già avuto modo di esibirti dal vivo con i tuoi due brani?

Ho partecipato ad alcune esibizioni e sono arrivato in finale al Festival delle Alpi Apuane. Sto formando una band mia, l’intenzione è quella di uscire dal guscio il prima possibile.

Morgana Grancia

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