Dal 24 giugno 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Cardi” (Grey Light), il nuovo singolo di JoelB nome d’arte di Gioele Bertone. L’artista produce e scrive inediti dall’età di 10 anni. Ha un canale di Cover YouTube che porta avanti dal 2016 e che conta oltre un milione e mezzo di visualizzazioni. Il suo stile musicale non rientra in una categoria ben precisa. Il suo segreto? Una tazza di caffè americano, una chitarra accordata e tante lacrime represse, ma conosciamolo più da vicino.
Ciao Gioele, complimenti per “Cardi”, il tuo nuovo singolo appunto. Un brano che nasce una sera di novembre del 2020 quasi per gioco o meglio una sfida che la ragazza che frequentavi all’epoca ti ha imposto. MI RACCONTI QUESTA STORIA E QUINDI COME È NATO “CARDI”?
“Cardi” è un brano nato in maniera molto strana. Quando scrivo un pezzo lo faccio quando sono ispirato, anche in modo causale, nel senso che ho l’idea di un brano in mente e poi magari dopo un po’ di giorni mi metto a lavorarci. Di solito scrivo sulle mie relazioni sentimentali fallite e mi capita spesso di stare con un’altra ragazza e sentirmi dire che quel pezzo scritto parlava della precedente relazione, così iniziano le litigate. Per “Cardì” è andata diversamente, c’è questa ragazza che mi ha chiesto di scrivere un pezzo per lei, mentre ci stavamo frequentando. Da qui ho scritto questo brano, dopo ci siamo lasciati e sono rimasto con questo pezzo che penso sia carino.
Il medesimo brano è accompagnato da un video scritto da te e dalla regista e film-maker Dalilù, diretto da quest’ultima insieme al suo team. L’idea iniziale nasce nel voler rappresentare il protagonista in un sogno, in uno spazio non definito da angoli e da ombre, quasi come se tutti gli eventi si svolgessero nella sua testa. La storia racconta il primo e unico appuntamento di Joel con una ragazza chiamata “Cardi”. L’uscita si rivela un fiasco perché lei è una celebrità piena di sé, mentre lui tenta di stare al passo con i ritmi di lei ma non riesce. L’intero episodio si svolge completamente nella sua immaginazione, infatti sul momento del bacio si interrompono le riprese del suo “film mentale”. Un brano “Cardì” che si intreccia con un’atmosfera molto ritmico, un clima di festa, ricco di sentimenti in cui nottolini che questa ragazza è molto importante per te, ti manca quando non c’è. Come hai dichiarato il brano evidenza anche “La paura di perdere chi ami”.
Fai musica da un po’ di tempo e anche se giovane porti sulle tue spalle questa esperienza dell’auto-produzione. MI PARLI DI QUESTO TUO PERCORSO DI AUTO-PRODUZIONE?
Tutto nasce da una scelta personale, l’amore per la musica mi ha portato al desiderio e volontà di viverla. Quindi non solo scrivere un testo e una musica ma vivere, toccare con le proprie mani il percorso della produzione. Mi sono appassionato anche a questa, quando avevo dieci anni. All’epoca ho voluto un computer e né ho avuto uno vecchio che non faceva nulla (solo dopo né ho comprato uno nuovo con i miei risparmi). All’inizio avevo un programma di produzione fatto proprio male, non riuscivo a fare nulla ma l’auto-produzione mi incuriosiva sempre di più. Quindi non mi sono mai arreso, ho continuato a studiare per capire come produrre finché ci sono arrivato ed eccomi qui. La cosa è andata molto bene, ho fatto grandi numeri e sono riuscito a comprare un nuovo computer e così da cinque anni a questa parte produco in maniera professionale. L’auto-produzione è per me un’esperienza molto bella, perché solitamente un cantante – cantautore scrive ma poi la produzione è affidata ai produttori e quindi l’artista non ha idea di come sarà il pezzo, invece io poiché mi auto-produco ho già l’idea di come verrà il brano. Tuttavia, per “Cardì” mi sono affidato all’etichetta “Grey Light”, dove mi danno tanto aiuto a livello di produzione ed è molto bello, nel senso che è molto appagante sapere che ci sono persone lì pronte a darti aiuto.
Infine l’ultima domanda: HAI GIÀ DELLE ESPERIENZE CHE TI HANNO VISTO ESIBIRTI IN MODALITÀ LIVE E POI VORREI SAPERE SE FARAI DEI LIVE?
Negli ultimi anni ho fatto un po’ di esperienze live, poi con il Covid ho dovuto rallentare e quindi né ho fatte poche. Tuttavia ho suonato in diversi locali. Adesso sto scrivendo tantissimo, poi ho finito proprio da poco la scuola, ho raggiunto la maturità e quindi sono stato impegnato e non ho pensato ai live, ma spero di tornare presto ad esibirmi nel live.
Voglio salutarti e ringraziarti esprimendo la mia ammirazione perché sei giovane, con la voglia di fare esperienze, di portarti avanti direi sperimentando e questo è molto ammirevole. Dicono che i giovani della tua età non vogliono fare nulla, non hanno interessi, ma tu sei la testimonianza che non è così e questo Paese si deve svegliare. Grazie Gioele, un caro saluto e un buon lavoro.
Grazie a te Giuseppe, un caro saluto a te e alla redazione.
Giuseppe Sanfilippo