All’ombra dei mandorli in fiore
La mente modella armonie
all’ombra dei mandorli in fiore,
tesse merletti con fili di ricordi,
respira l’essere senza far rumore.
Aleggia in misteriosa atmosfera
il sordo incessante risuonare
dell’acqua del limpido ruscello
che rievoca il profumo di te.
Inseguo così le mie tracce,
guardo tra le pieghe dell’anima.
Il vento silenzioso scivola incerto,
solleva polvere nelle strette vie
e spazza gli sconfinati deserti,
si insinua cupo nelle fessure
dove cantavano al sole le cicale.
L’erba intorno s’intristisce
e inghiotte il mio pensiero.
Anni di abisso e di travaglio
hanno consumato illusioni
e distrutto deboli speranze.
L’occhio si posa sulle mie mani
raggrinzite e indurite dal gelo.
All’ombra dei mandorli in fiore
il sole volge al tramonto,
la vita si dilegua scandita dai ricordi,
svanisce il tempo come schiuma di mare.
Emozioni
Il frangersi dell’acqua sugli scogli
in gocce e spruzzi mi scuote.
Nel vorticoso turbinìo
di colori mi vedo avvinta
attratta, sedotta
affascinata dai ricordi.
I pensieri si impennano
si capovolgono
vengono trasportati
inconsapevolmente
dalle acque rapide e violente.
Attaccati alla pietra scivolosa
scossi dall’impeto della corrente
si alzano in piedi vacillando
e deboli ripiombano a terra.
Alzano la testa
per dare un ultimo sguardo
poi si volgono obbedienti
spariscono.
L’anima
pur se agile
si ferisce sulle rocce
appuntite come denti di squalo.
Sogni
Alzo il velo dello scrigno
dove custodisco i ricordi più belli
colorate e dolci pillole d’amore
per il mio cuore malato.
Non voglio dare un addio ai sogni
celati nel profondo dell’anima
non voglio essere preda
né inerme marionetta
o relitto orfano sulla battigia.
Voglio togliere le scarpe
e ballare a piedi nudi
volteggiando leggiadramente
su soffici tappeti di campi in fiore.
Voglio correre sull’umida
seducente sabbia del mare
mordere le spumose onde
ebbra di pura allegria
e colme le mani di sole.
Voglio cavalcare l’arcobaleno
accarezzare le soffici nuvole
catturare l’odore del mattino
bere avidamente il suo oro.
Voglio entrare nel tuo cuore
essere corda di violino tra le dita
respirare a fondo la tua anima
inalare l’odore del tuo essere
nutrirmi del tuo amoroso alitare
mentre invisibili lune oblique
disegnano nel cielo cerchi infiniti
in un armonico divenire.