Uno straordinario Corrado Tedeschi è L’uomo che amava le donne

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Fortemente voluto a metà Ottocento da Gaetano Grimaldi Arezzo marchese di Terresena, lo splendido Teatro Garibaldi alza il sipario sulla 9ª edizione di Voci di Sicilia, rassegna organizzata da Eventi Olimpo con la direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna. Si parte lunedì 19 dicembre con “L’uomo che amava le donne”, una produzione Good Mood di Roma con uno straordinario Corrado Tedeschi.

L’amore è l’elemento salvifico che ci permette di accettare la vita e la morte, in quanto pulsione irrinunciabile sospesa tra eros e thanatos. L’amore secondo Truffaut, regista, sceneggiatore nonché grande protagonista della nouvelle vague francese. Uno dei soggetti unificanti della sua intera filmografia è proprio questo folle sentimento, sviscerato e approfondito su diversi livelli. Spesso mescolando il piano narrativo con quello autobiografico, così come accade nel film L’homme qui aimait les femmes (L’uomo che amava le donne).

In un atto unico, Corrado Tedeschi fa rivivere con passione e ironia alcuni passaggi del capolavoro di Truffaut. Il protagonista Bertrande Morane, un ingegnere esperto di meccanica, dedica la sua vita all’amore infinito che prova verso le donne. Un modo per riscattare l’affetto che sua madre non era mai stata capace di offrirgli. Tedeschi in scena, come Bertrande nel film di Truffaut, scopre che la donna ama in un modo molto più universale rispetto all’uomo. Di conseguenza, non è difficile innamorarsi di una donna, è difficile amarla.

Entrambi, dunque, non appartengono alla categoria dei Don Giovanni né a quella dei Casanova. Non respirano il piacere della conquista fine a sé stessa o la seduzione finalizzata al solo raggiungimento del piacere carnale. In loro si respira il desiderio di amare l’amore in ogni sua forma, con la leggerezza e l’ingenuità di un bambino. Lo spettacolo, divertente e romantico, è arricchito da celebri scene cinematografiche di Truffaut e di Lelouch. Presenta inoltre spunti narrativi e trovate sceniche che sorprendono continuamente lo spettatore. Grazie alla straordinaria versatilità di Corrado Tedeschi, un attore dal multiforme ingegno capace di passare con lievità e grazia dai registri comici, a quelli drammatici.

Il racconto scorre come un sogno ad occhi aperti, in cui il vero protagonista si rivela essere l’universo femminile, in tutte le sue indecifrabili sfumature. Una lucida testimonianza sulla differenza che si prova fra l’amore e l’amare l’idea dell’amore. Una rappresentazione, in cui ogni essere umano sperimenta e trova il proprio modo di essere e di esprimersi, senza giudizio e senza alcuna certezza. Ma con una sola verità: “Senza amore non si è niente!”, come afferma lo stesso Truffault.

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