Si è svolta la presentazione nazionale della sceneggiatura e soggetto del film dal titolo Il Bandito da Firenze. Negli antichi locali della libreria Salvemini davanti a centinaia di persone il professore Carlo Taormina, Alessandro Maiorano, Cristina Laziosi, Cristina Acquaotta, Benedetto Vannucchi e Giorgio Riccardini hanno illustrato tutte le fasi della realizzazione di questo film che tratta la storia vera tra Carlo Taormina, Alessandro Maiorano e Matteo Renzi.
L’evento è stato sponsorizzato dalla azienda LE SFUMATURE ROSSE DI VIA BARACCA IN FIRENZE. Lo scopo dell’evento è stato mostrare alle persone, cameraman, e fotografi il lavoro fin qui svolto dal duo Taormina-Maiorano dopo ben 11 anni di unione e cammino giudiziario con note vicende riguardanti Matteo Renzi ma non solo.
Nella serata sono stati toccati altri argomenti relativi le varie situazioni fiorentine e la richiesta da parte di molti cittadini e comitati i quali da tempo chiedono al BANDITO DA FIRENZE al secolo Alessandro Maiorano di realizzare una lista civica al fine di candidarsi alle prossime votazione comunali a Firenze con l’avvocato Carlo Taormina il quale avrebbe già trovato il nome del simbolo: FIRENZE LIBERA.
Vedremo, sta di fatto che Alessandro Maiorano è diventato a Firenze come un eventuale punto di riferimento di molti fiorentini, i quali non esiterebbero un attimo a votare.
Attimi di commozione quando ha preso la parola Alessandro Maiorano, il quale, parlando della madre, ha spezzato la sua proverbiale grinta con una lacrima, consolato prontamente dal suo avvocato Carlo Taormina a dimostrazione che Maiorano non è quell’uomo caricato a pallettoni, ma una persona con grandi e nobili sentimenti, e non quell’imprendibile “criminale” sfuggito per anni alla rete della magistratura.
Giorgio Bosica