Il talento e l’ironia coreografica asiatica al Vascello con la compagnia “Artgee”

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Finalmente abbiamo assistito ad una serata coreografica diversa dalle sperimentate tendenze consolidate e facenti capo alle due scuole della classica e moderna, intendiamo riferirci a quella di variegata libertà ed estro genuino di strada promossa dall’Istituto Coreano della Cultura di Seul ed ospitata al Teatro Vascello, che logicamente per l’inattesa novità inedita per il nostro Paese era pieno con grande curiosità ed aspettativa per qualcosa d’insolito nella metropoli. Il dinamico ed estroso mondo del K- POP è stato l’asse portante dello spettacolo ed ha presentato la creazione “Tic Toc Dance” classificatasi nel 2017 al secondo posto nella finale della World Dance of America; a questa si sono aggiunte altre 7 coreografie che hanno mostrato i sottogeneri della “Korean Street Dance” in cui l’ensemble “Artgee” s’è specializzato da dieci anni con frizzante vivacità ed umoristico movimento, portandoli in giro per l’Europa in particolare. Si tratta d’un vero e signorile Galà show, che è stato presentato come un set dal vivo con il suo selezionato cast dal mimo esilarante Ppikppik, in realtà Jung Hojae, che ha realizzato qualche tempo fa un film sull’attività tersicorea del gruppo, ma poco prima dell’anteprima si rende conto che la “pizza” contenente la pellicola s’ è rovinata ed allora bisogna rigenerarla con un’ora di nuova esibizione dal vivo, sbalordendo il pubblico. Egli stesso precederà sornionamente ciascuna delle 7 esibizioni, ognuna con un tecnica sofisticata differente e di sicuro impatto positivo. Gli spettatori sono catturati dalla tecnica ed improvvisazione di movimento dei 7 ballerini, guidati dal Direttore Kang Sungu specializzato in Locking. Le coreografie sono state tutte dinamiche, acrobatiche, brillanti e d’ alto valore estetico della performance. La compagnia “Artgee” predilige perciò la polimorfia artistica della “Street Dance”, lasciando spazio alla fantastica immaginazione generativa, che incanta e suggestiona chi assiste all’evoluzioni aerobiche del collettivo asiatico. Tale impareggiabile esecuzione giustifica i molti riconoscimenti ottenuti con numerosi premi quasi in ogni lato dell’emisfero dove sono stati :nel 2018 in Germania hanno vinto il “team- battle” al Funkin’Stilez in Germania ed in Spagna nel 2019 hanno trionfato al “The Show box” e sono entrati come primi stranieri allo “Spain’s got Talent” dove hanno riportato il “Golden Buzzer”.Diamo uno sguardo alle 7 performance della magnifica e meravigliosa rappresentazione : ha aperto la serata “Tiktok” scandito da due battiti del metronomo, che hanno poi ceduto il posto genialità satirica dello slapstick. Nel seguente “Shadow” la Street Dance ha espresso se stessa secondo la tipicità delle ombre cinesi con un telo illuminato in bianco e nero da una fonte di luce. Siffatta divisione dei costumi a metà del corpo si ha in “Illusion”, mentre più ricco e stravagante è stato “This is K Dance” che, ballando sui celebri brani del K POP, ha esplicitato i sottogeneri del Locking, Popping,Hip –hop,B – boyng, Waacking. In” Delight” invece entrano in gioco magia e luci con luci LED applicate in modo intermittente sulle dita. Il più intrigante e seducente è stato tuttavia “Mirror Man” in cui elementi di fantascienza, come caschi lunari in forma di strobosfera , catturano lo sguardo estatico al punto da vincere il premio “All Style Performance “ al campionato di B – boy nel 2020.Il lato più interessante della Street Dance è stato il “Free Style” nel quale i danzatori hanno improvvisato il gesto ed il movimento secondo quanto il loro temperamento, ascoltando il ritmo della musica, ha ispirato in maniera sublime. Ciascun ballerino ha l’opportunità di manifestare il proprio estro e sentimento psico – onirico. Lo spessore tecnico, da cui una parziale “Sindrome di Stendhal” per gli spettatori, ha efficacemente riplasmato la pellicola e trasmesso un’ottima impressione alla platea non abituata a siffatta fantasmagoria di virtuose immagini. Intanto il Vascello ha pubblicato il “locandone” con tutti gli spettacoli della prossima stagione, a partire dal 30 settembre, per un totale di oltre 40 lavori artistici apparentemente stimolanti.

Giancarlo Lungarini

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