Ad oggi nel 2023 le proiezioni cinematografiche, sono diventate troppo veloci, in termini sia di durata di vita in sala che di argomenti che vengono trattati all’interno delle pellicole, e le piattaforme streaming seppelliscono sempre di più le opere cinematografiche attraverso le ultime serie tv e gli ultimi originali usciti, si dà quindi poca rilevanza ad autori un po’ più particolari, o addirittura potrebbero mettere paura allo spettatore medio autori come Lynch o Cronenberg, perché?
la risposta a questa domanda è abbastanza semplice, stiamo parlando di autori che persuadono e seducono lo spettatore attraverso le loro opere e che quindi non lo portano soltanto in un’altra realtà facendolo semplicemente distrarre, ma riescono a creare quasi un’operazione di psicoanalisi.
Ad oggi il pubblico è difficile che voglia vedere un sogno di Lynch, perché vuole ricercare per forza una soluzione logica dietro una visione e non ricercare se stesso all’interno di essa, come del resto ogni opera in realtà dovrebbe fare che sia un quadro di Lynch o un quadro di Dalì.
Non a caso oggi si dà molta importanza alle classifiche e alle recensioni in termini di numeri, tutto questo è troppo reale, troppo omologato ad un sistema preciso e leggibile, per questo un autore come Lynch, criptico e surreale, potrebbe mettere paura, perché è poco decifrabile e non lineare.
Paradossalmente più di un autore come David Cronenberg che è più esplicito in alcune soluzioni, ma mai a caso, come possiamo ritrovare in un film come Crash che ci mostra come la sessualità è indiscutibile ed inattaccabile, e che può essere legata a tutto, discorso portato avanti nell’ultimo e recentissimo film “Crime of the future”, dove addirittura abbiamo un mutamento del sesso, tutto sempre e comunque correlato ad un intento artistico che ha sempre un idea di sottofondo.
Lo spettatore dovrebbe quindi cercare di lasciarsi trasportare di più, attraverso questi viaggi immaginifici, vivendo magari questi autori come delle vere e proprie esperienze, che vanno al di là della semplice visione del blockbuster del momento.
Matteo Lodico
