Umbria Jazz Festival Perugia, Arena Santa Giuliana. Sabato 15 luglio 2023
Dopo Bob Dylan e Herbie Hancock nei giorni scorsi, la penultima serata all’Arena Santa Giuliana di “Umbria Jazz 23” ha visto protagonista un altro inossidabile ultraottantenne che ha incantato il pubblico con la sua classe: il nostro Paolo Conte, tornato a quattro anni di distanza dalla sua ultima partecipazione al Festival (era l’edizione 2019).
Occhiali scuri con montatura gialla che ha inforcato e tolto più volte, l’avvocato astigiano ottantaseienne si è mostrato al pubblico perugino in gran forma, per una serata di grande e raffinata musica d’autore. Accompagnato magnificamente dagli undici musicisti del suo ensemble orchestrale, che ha presentato e ringraziato uno alla volta tra una canzone e l’altra, Conte ha proposto alcuni tra i pezzi più pregiati di una carriera quasi cinquantennale.
Il concerto è subito decollato – dato il brano è proprio il caso di dirlo – con Aguaplano, seguita da Sotto le stelle del jazz: che inizio! Poi, prima dell’intervallo di circa venti minuti, sono sfilate canzoni del calibro di Alle prese con una verde milonga, Come di, La frase e Uomo camion.
Non è stata da meno la seconda parte, con Dancing, Gioco d’azzardo, Madeleine, Gli impermeabili e, naturalmente, Via con me. Le esecuzioni di Max e Diavolo rosso sono state impreziosite da lunghe digressioni strumentali, con anche due pregevoli assoli di fisarmonica (Massimo Pitzianti) e violino (Piergiorgio Rosso); a chiudere la scaletta, l’omaggio alla Francia di Le chic e le charme, che ha visto il cantautore esibirsi al kazoo. “Bis”, quasi obbligatorio, con la ripresa di Via con me. Grande entusiasmo del pubblico, che ha acclamato l’artista a più riprese nel corso della serata. E Conte, a modo suo, cioè accompagnando le ovazioni ricevute con un ironico gesticolare, ha ringraziato.
Francesco Vignaroli