Emozioni,genialità,originalità, talento poliedrico: tutto questo è stato Lucio Dalla,indimenticanto talento musicale non solo italiano,ma possiamo dire mondiale.La sua voce va oltre i confini dello stivale,la sua “Caruso” si ascolta e vola alto in tutto il mondo.Di questo profondo legame con Sorrento ce ne ha parlato l’ esperto giornalista RAI Leonardo Metalli,con un docufilm mai banale, che lascia libertà di interpretazione allo spettatore che lo guarda,ricchissimo di sfaccettature,annedoti raccontati da chi lo ha conosciuto bene,da Carlo Verdone a Renzo Arbore,ma soprattutto ci riconduce al profondo legame che l’ artista folletto geniale e ” santo benedetto”ha avuto con la cultura napoletana,portandolo a creare come un segno inequivocabile del destino l’ iconica “Caruso”sul terrazzo del meraviglioso Grand Hotel Vittoria di Sorrento,e assolvendolo così ad artista di caratura mondiale.
Tra le tante interpretazioni e rivisitazioni dell’ uomo Dalla Metalli,con eleganza e precisione,tecnica registica e grandissima sensibilità racconta il” suo” Lucio,genio e artista, uomo e poeta,creando un docufilm che ci apre il cuore,ci emoziona e ci lascia volare con l’ immaginazione,a quel giorno benedetto in cui si trovò casualmente all’ Hotel Vittoria,e scrisse il suo capolavoro. Del legame con Sorrento e il cantante bolognese ne ha parlato in molte occasioni il sindaco della città Coppola,e tutti possiamo ammirare un murales spettacolare creato dal bravissimo strett artist Jorit mentre passeggiamo sul molo intitolato a Dalla stesso.Nell’attesa di nuovi docufilm che ci raccontano la storia di grandi artisti frutto dell’ esperienza e del talento professionale di Metalli, il docufilm è da rivedere di nuovo sulla piattaforma RAI,per farci battere ancora il cuore.
Sara Nicoletti