Si pubblicano le liriche di Gianandrea Cocco, partecipante alla sesta edizione del Premio di Poesia Pierluigi Galli.
Mutare lo sguardo
Tuoni e fulmini
in questa notte senza luna,
tempesta per le strade
e burrasca nel mio cuore.
Fallimento novello
mi assale la mente
e il dolore risorge
per ritrovata delusione.
Illusione mi ha incantato
e speranza di amore
quando ancora solitudine
accompagna il mio incedere.
Non si può sperare nell’uomo,
che è fallace come lo sono io,
che ha il suo umore cangiante
e non sa essere sempre presente.
È lo sguardo da mutare,
l’orizzonte da innalzare.
Imparare il distacco,
non avere aspettative,
chiedere gli occhi a Dio
per superare bufera.
Giorno nuovo
Instancabile
nel diuturno suo mostrarsi
si eleva il sole all’orizzonte
dando per noi inizio
ad un altro giorno.
Occasione per noi mortali
di ricominciare ancora
la vita nostra coi suoi obiettivi
e le promesse che ci siamo fatte.
Incuranti dei passati errori,
ma da essi educati,
riprendiamo intrepidi
a tessere l’arazzo
dell’esistenza nostra
volendo fare sì
che non sia oggi
un nuovo giorno
ma possa diventare
un giorno nuovo.
Spazio di letizia
Ben conosco il sapore acre
e il pungente dolore della solitudine,
dell’inappagato desiderio
di ascoltare conforto da labbra gentili.
Mi è familiare il desiderio
di comunicare la mia anima
che si inabissa nell’incapacità a parlare.
Marea di errori alle mie spalle,
vergogna a confessarli,
rabbia del tempo perduto,
confusione del prossimo passo.
E intanto permane dentro il petto
un disordinato battito
che irregolare prosegue.
Non ci si abitua al dolore,
ci si rassegna ad esso
invocandone la fine,
che avviene a tratti
con lampi di gioia
che veloci eclissano.
Non è terrestre
lo spazio di letizia,
ma di elevare lo sguardo
non sempre ho energia.