É uscito venerdì 1 dicembre 2023 il nuovo album “MutaForma”

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É uscito venerdì 1 dicembre 2023 il nuovo album del poliedrico compositore e musicista Alessandro Fedrigo, un nuovo capitolo dal titolo “MutaForma” è già anticipato dal singolo “Elegia”. Il disco, pubblicato per l’etichetta Record Y, che suonava come una preghiera, di una confessione o di una meditazione. Improvvisando, Alessandro ha inventato alcune semplici melodie, squassate da un un ambiente elettronico inquietante.

“Mutaforma” invece rispecchia il modo di Alessandro Fedrigo di immaginare la musica, in continuo cambiamento, in questo disco ha infatti attraversato alcuni nuovi scenari con un basso dal suono cangiante, mutevole.

Non abbiamo parlato con Alessandro che ci ha raccontato la connessione tra questo album e il precedente, della musica in Italia e di molto altro.

Hai numerosissime esperienze all’estero. Durante una o più di queste, c’è mai stato qualcosa che ti ha fatto rivalutare l’Italia sotto qualche aspetto?

L’Italia ha una biodiversità straordinaria, ogni regione, ogni città ha un’architettura, una cucina, una lingua, una cultura stratificata. Spesso in altri paesi non c’è questa ricchezza di varietà, per quanto riguarda la musica in molti paesi ci sono condizioni migliori, soprattutto andando verso nord. Forse in Italia c’è troppa roba, troppa arte, troppa cultura di altri secoli, bisognerebbe azzerarci un po’.

Come mai hai scelto “Elegia” come singolo rappresentativo e introduttivo di questo tuo nuovo disco?

La scelta l’ha fatta Frank Martino, che dirige l’etichetta Record Y, il pezzo forse rappresenta una buona sintesi tra l’elettronica e il mio suono di basso, è un pezzo melodico, certo non ci aspettiamo di scalare le classifiche di Spotify, ma può essere un modo per invitare qualcuno all’ascolto del resto dell’album.

E dopo il recentissimo “Onda M”, come mai hai sentito il bisogno di uscire subito con un nuovo album dal titolo “Mutaforma”?

MutaForma è il mio diario, esce a circa un anno da Onda M, dentro ci sono le cose che sto elaborando, appunti e studi che diventano pezzi.

Questi due album risalgono allo stesso periodo?

Nooooo, faccio sempre una cosa alla volta… Onda M ha un anno circa come dicevo… MutaForma è stato fatto dopo, c’è da dire che lavorando da solo a casa, al computer, si può fare un pezzo ogni settimana, certo poi alcune possono andare serenamente nel cestino.

Ti capita mai di riascoltarti? Che sensazioni hai a riguardo?

Mi riascolto o subito dopo, o dopo molto tempo solitamente. Non amo riascoltarmi alla media distanza, le cose fatte hanno perso l’energia originaria e non sono ancora sufficientemente sedimentate. Preferisco ascoltare altro, oppure nulla, oppure un podcast.

Morgana Grancia

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