Stefano Scandaletti è veramente eclettico. Regista, attore, presentatore, cantante, gira l’Italia con il suo camper, attirando un vasto pubblico…
Ciao Stefano, potresti presentarti brevemente ai nostri lettori?
Sono nato a Padova e vivo in giro per l’Italia, viaggio con un camper e un cane anziano di nome Goku. Frequento principalmente set cinematografici e teatri di prosa. Scrivo canzoni da quando ero piccolo e ora posso cantarle davanti a un pubblico curioso di conoscere Condominio #Scandaletti il mio primo album.
Il tuo inizio carriera non è scontato, ti fai conoscere infatti per uno spot televisivo…
L’inizio è stato sicuramente più “pop” in seguito l’ho ridimensionato. Non avevo la giusta energia per mettermi nella fila dell’ambizione. Bisogna essere portati. Forse non volevo modificare quella timidezza che nella TV – vedi in seguito la conduzione in Rai – bisogna mettere da parte. Il mio essere impacciato mi da ancora molta sicurezza.
Dal punto di vista d’attore ti sei tolto delle belle soddisfazioni e hai anche vinto un’importante premio.
Ho scoperto in seguito che estremizzare la mia singola ascesa mi faceva male. Mi spiego meglio: benché io sembri un viaggiatore solitario, nel lavoro e nei sentimenti e benché, nonostante l’appena citata imbranataggine, io appaia all’improvviso equipaggiato di un’arma vincente per affrontare il piccolo e grande pubblico ho capito che il gioco di squadra è fondamentale. Ho presto capito che condividere le proprie intuizioni, la propria creatività con gli altri mi toglieva da un ego personale; vincere da soli mi rattristava e mi faceva pensare di aver faticato per nulla. Ho sempre vinto perché c’erano delle persone “enormi” affianco a me.
Nella tua vita fai un po’ di tutto, sei anche presentatore, nonché regista.
Nonostante questo non mi piace stare sempre al centro… se un amico mi chiama perché ha bisogno di scene e costumi per uno spettacolo sono pronto a mettermi al lavoro. Mi piace mettermi alla prova, entrare in nuovi settori. Spero sia sempre così…
Non ultimo, anche autore di canzoni.
Come dicevo prima scrivo da quando ero un bimbo. La musica è un sogno ad occhi aperti; la mia più grande distrazione. Una magia impalpabile che arriva per caso, che devi saper cogliere e fermare per poterla poi riprodurre. Non pensavo però di essere colui che avrebbe cantato le mie canzoni. Il mio desiderio è sempre stato quello di scrivere per altri interpreti. La mia prima canzone l’ho spedita con un audio tape a Mina e non sapete il cuore cos’ha fatto quando mi risposero via fax per dirmi che la ricezione era avvenuta con successo. La risposta degli artisti ai quali ho dato il miei pezzi è sempre stata che quelle canzoni potevo cantarle solo io. E così grazie a Matteo Buzzanca, produttore artistico nonché co-autore dei miei pezzi e grazie a Umberto Chiaramonte, che mi ha dato energia e casa per poter fare un disco, è uscito Condominio #Scandaletti.
E adesso che programmi hai per il tuo futuro? Ti metterai a dipingere? (Ride)
Perché no. Intanto sto restaurando una vecchia Singer che ho trovato nelle immondizie. Nel caso aveste bisogno di un urlo ai jeans sono a disposizione…
Stefano Duranti Poccetti