I Bosco tornano con “Leica”

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I Bosco tornano con un nuovo singolo che porta il nome di “Leica”, fuori da venerdì 26 gennaio 2024, una canzone commovente che tratta il tema di Cernobyl e la celebre macchina fotografica. La canzone racconta di un’immaginaria scena del 1986, anno di nascita della Leica, in un periodo in cui le persone si trovavano a scattare foto, ignare del disastro che si stava per verificare, senza sapere che non sarebbero mai state meglio di così.

Con sonorità simili a quelle di artisti come Niccolò Fabi, Bianco, Baustelle, Brunori e I Cani, i Bosco creano ballate emozionanti sui synth elettronici, intrecciando diverse voci e loop musicali.  Il singolo “Leica”, pubblicato e distribuito da McFly Dischi / Visory Records, è un inno all’amore e alla nostalgia, e con il suo tocco malinconico, riesce a mettere in musica ricordi e rimpianti di grande impatto emotivo.

Non potevamo che iniziare proprio da Cernobyl.

Come mai siete stati così affascinati della tematica legata a Cernobyl? E in definitiva di cosa parla “Leica”, il vostro nuovo singolo?

Leica è un brano che parla principalmente di vita, nonostante l’espediente narrativo sia legato ad un evento traumatico come il disastro di Cernobyl, che ho vissuto in prima persona, anche se avevo 6 anni, ma ne sono rimasto profondamente colpito, soprattutto dalle similitudini in termini di incertezza verso il futuro che abbiamo da poco passato.

Leggiamo che questo brano è un “inno all’amore e alla nostalgia”? Ci raccontate qualche esperienza autobiografica che vi ha portato qui?

La nostra infanzia è stata segnata da questo evento, per chi non l’ha vissuto, sembrava tutto così lontano eppure la nube tossica faceva paura, non si comprava più la verdura, il latte era diventato off-limits e da piccoli questa cosa resta, impressa come una fotografia che non sente il trascorrere del tempo. Nel 2019 ho visto la serie TV e, per quanto romanzata, vedere le persone entusiasmarsi per l’esplosione di un reattore scambiata per delle luci nel cielo mi ha fatto pensare che c’è amore anche nelle cose peggiori

Quali sono le vostre influenze musicali? E con chi vorreste assolutamente lavorare in un ipotetico feat.?

Ho un amore spassionato per la generazione di cantautori poco prima della mia, Francesco Bianconi, Niccolò Fabi, Samuele Bersani ma apprezzo moltissimo anche quella subito successiva, da Niccolò Contessa con i Cani agli Amor Fou di Alessandro Raina, sarei davvero contento se i nostri percorsi si incrociassero in qualche modo, e se venisse fuori un feat. sarebbe perfetto

Roma ha delle belle situazioni musicali? Quali?

Roma è stata una fucina di talenti per tantissimi anni, per non menzionare sempre gli stessi vi dico che c’erano band davvero fortissime che non si è mai capito come mai non abbiano avuto il successo che meritano, dai Masoko ai Carpacho! fino ai Micecars. Ora qualcosa vedo che si sta muovendo e c’è davvero tanta musica interessante, ultimamente ci piacciono 1789 (band di Gianluca Danaro il nostro produttore artistico insieme ad Andrea Messina), Fantasmi, In June, Senna, cercheremo con alcuni di loro di organizzare anche qualche serata insieme per farci coinvolgere in questo nuovo movimento romano.

Cosa accadrà nei prossimi mesi?

Il 22/03 uscirà il nostro secondo singolo, Tu (e la Cocaina) accompagnato anche da un video meraviglioso girato da Matteo Botrugno e Daniele Coluccini e in seguito verrà pubblicato il nostro EP di 6 brani, 3 con produzione artistica, come vi dicevo, di Gianluca Danaro e Andrea Messina e 3 di Matteo Cantaluppi, nel frattempo proveremo a portare la nostra musica ovunque sia possibile suonare live.

Morgana Grancia

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