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I Briganti sfilano al Maxxi: una mostra unica

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Fino al 26 maggio la struttura ospiterà la mostra curata dal patron Stefano Dominella (che definisce i briganti gli antesignani della moda punk,visionari ed innovativi per la loro epoca)con 45 creazioni
Mai come in questa mostra il rapporto moda e storia è così combaciante,inscindibile,sentito. La storia di un Italia nella quale il brigantaggio ed i suoi eroici protagonisti lottavano per la loro indipendenza,fieri delle loro origini che ci riportano al contatto con un territorio fortemente radicato,un legame fatto di ricordi,tradizioni,reminiscenze ataviche,culminante nella rivolta anarcoide del mondo contadino del Sud durante l’ Unità d’Italia.Lucia Bergonzoni,sottosegretario ai beni culturali inagura così “Briganti eleganti,l’arte della moda maschile”,unicum artistico nel suo genere,curata da Stefano Dominella insieme a Bonizza Giordani Aragno,studiosa e curatrice di moda contemporanea,geniale direttrice scientifica della Fondazione Micol Fontana e della rivista Audrey,che col suo indubbio valore professionale ha dato un forte contributo alla riuscita di questa exhibition,insieme a Guillermo Mariotto.La mostra è patrocinata dal Ministero della Cultura,frutto di un’ accurata ricerca di archivi storici come Modateca Deanna ed Annamode costumes,permettendo il recupero di capi storici dell’ epoca,come l’ estroso mantello di Litrico della fine degli anni 60.

I GIGANTI DELLA MODA E IL RACCONTO DI UN’EPOCA

Gucci e Valentino si affiancano agli abiti storici(alcuni fanno parte del museo della civiltà di Roma) in una perfetta simbiosi di eleganza e stilosita’,frutto delle visionarie menti di Francesca Liberatore,Michele Gaudiomonte,Giovanni Cavagna,insieme a foto e reperti d’epoca,ed il contributo di Netflix con una selezione di materiali tratti da Briganti,serie in uscita il 23 aprile.Il racconto di una storia italiana messa a volte la parte vede la luce in questa esposizione,dalla quale le nuove generazioni hanno tanto da imparare e le meno giovani da ricordare con orgoglio.

Sara Nicoletti

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