L’artista con l’esposizione dell’immagine di Greta Thunberg evidenzia l’autodistruzione dell’essere umano.
Quest’anno al MIA Photo Fair, la più importante fiera d’arte internazionale dedicata alla fotografia in Italia, che ha aperto ieri 11 aprile a Milano e visitabile fino a domenica 14, il tema è “CHANGING”, ovvero il cambiamento declinato in tutte le sue possibili e impossibili sfumature e varianti. Tra gli artisti di questa tredicesima fiera d’arte che sta riscuotendo molto interesse tra il pubblico, c’è Marilù S. Manzini con l’opera fotografica “Greta”. La Manzini dichiara che: “Il cambiamento climatico è una vera e propria guerra fra l’essere umano, l’inquinamento che produce e la natura che ci circonda. Il genere umano è l’animale più spietato in natura…ci stiamo autodistruggendo senza nemmeno rendercene conto. Tra poche paladine GRETA THUNBERG sta facendo del suo meglio per dar voce e portare salvezza alla natura e all’umanità”. L’opera fotografica “Greta” è ora in esposizione al MIA Photo Fair alla Galleria Paola Colombari e la Manzini per la sua mobilità creativa sembra essere la “Banksy” italiana, di fatto è un’artista poliedrica che si divide tra arte, fotografia, scrittura e regia cinematografica. Il “linguaggio” della Manzini è contemporaneo e all’avanguardia, in bilico tra reale e irreale, tra visualizzazione e dichiarazione sociale, creando con messaggi onirici e trasgressivi un costante fenomeno curioso e provocatorio.
Per scoprire quest’artista modenese che ha iniziato il suo percorso artistico con il successo letterario “Io non chiedo permesso” nel 2004, arrivando alla sua opera prima “Diary of Love” ovvero “Il Quaderno nero dell’amore” al cinema nel 2021, in cui oltre che regista è sceneggiatrice, basta collegarsi al suo sito: www.marilumanzini.com o www.instagram.com/marilumanzini.
Deborah Bettega