Biennale Arte 2024: a Venezia stranieri ovunque

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Sara’aperta al pubblico da sabato 20 aprile a domenica 24 novembre ai Giardini dell’ Arsenale la 60a esposizione d’arte,dal titolo Stranieri Ovunque,Foreigners Everywhere,a cura di Adriano Pedrosa e curata dalla Biennale di Venezia.Il titolo è tratto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontane,nato a Parigi e con sede a Palermo.Adriano Pedrosa ci spiega che l’ espressione “Stranieri Ovunque” ha più di un significato:innanzitutto che ovunque si vada si troveranno stranieri,e poi che in qualsiasi posto si vada rimarremo sempre un po’ stranieri.
All’ interno dei padiglioni quest’anno 88 stati esteri divisi tra i giardini,l’arsenale ed il centro storico di Venezia.

GRENADA PROTAGONISTA
La magica isola di Grenada nel mar dei Caraibi,passata dal dominio francese a quello inglese,si racconta tramite Daniele Radini Tedeschi col progetto “No man is an Island”: nessun uomo è un’ isola a se stante, ma tutti fanno parte della collettività umana.Gli artisti originari del luogo ed internazionali si sono ispirati alla filosofia dello scrittore martiricano Edouard Glissant,secondo il quale bisogna aprirsi all’ ascolto,ed in senso più allargato quindi essere tolleranti con coloro che consideriamo”diversi”,opporsi ai totalitarismi ed a ogni forma razziale,temi preponderanti nel momento storico attuale.Grenada rappresenta in questo contesto l’espressione dell’ intercultura,avendo al suo interno una frammistione di razze,dall’Europa a quella indiana,amerinda ed africana.Dalle sculture sottomarine di Taylor ai detriti di Guardigli,fino ad arrivare alle prospettive visionarie di Adam e Fakhre ed il collettivo di artisti Perceptive Group.
Una corale che rappresenta un’ isola,Granada,come il vero e proprio ombelico del mondo.

Sara Nicoletti

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