Lo spettacolo davvero molto avvincente del Campania teatro festival, ci ha voluto portare ad osservare come effettivamente esiste lo scorrere del tempo, di quanto sia importante la nostra mente è di quanto quest’ultima diventi effettivamente futile nel momento in cui iniziamo ad avanzare con gli anni. Lo spettacolo voleva rappresentare nel migliore dei modi lo stato di anzianità e di abbandono, e ci è riuscito perfettamente poiché si è sentita realmente quel senso di disagio che si riesce ad avere quando le persone inizia ad avanzare con l’età. Molto piacevole ed anche estremamente angosciante una visione del mondo ed oserei dire a questo una visione dello scorrere della vita davvero molto toccante. Spesso cerchiamo di rincorrere qualcosa o qualcuno o cerchiamo di ambire senza freno a qualcosa ma ci dimentichiamo che Kronos è spietato nei confronti di tutti e non potrà mai più redarci quel tempo passato che oramai nel suo correre ha lasciato poche tracce, qualche ricordo di chi ancora può permettersi di ricordare e nulla più se non solo l’astio e l’odio per qualcosa che oramai ha portato la nostra pelle a marcire, la nostra mente a deperire ed è il nostro essere ad escludersi.
Emmanuele Paudice