“Ci avete rotto il caos”. Con gli attori detenuti del carcere di Bollate

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Martedì 25 e mercoledì 26 settembre 2018 al Teatro Studio Melato di Milano uno spettacolo promosso dal Consorzio Viale dei Mille di Milano e II Casa di Reclusione Milano-Bollate

Uno spettacolo che è un musical, una farsa, un gioco, un racconto stravagante, un bel caos che diverte e fa pensare. Il dramma c’è ma non viene messo in scena in maniera drammatica, pesante, noiosa, ma al contrario, e questa scelta ha una forza molto più dirompente, capace di entraci dentro e di rimanerci, a lungo.

Il risultato è che gli “attori/detenuti” ci credono fino in fondo, onestamente (forse per la prima volta in vita loro?) in quello che fanno, perché quello che stanno “recitando” e raccontando è la loro loro vita, com’era, e speriamo come sarà, una volta fuori dal carcere. Mettono in scena il loro passato, le loro radici di ignoranza, mancanza di amore, di educazione, di rispetto, di giustizia, una vita senza sogni se non quelli di prevaricare il debole, fare soldi, essere dei capi, sniffare droga e scopare le donne. Questi sono gli ideali della maggior parte di quelli che sono dentro e anche di quelli che sono fuori… (a mio parere), solo che forse i primi hanno avuto il coraggio e l’incoscienza di andare oltre le regole, oltre i limiti. Ma stanno pagando e speriamo capiscano che può esserci un altro modo di vivere, magari sarà più duro, più anonimo, più comune ma tutto è meglio che quella merda di vita passata in un carcere.

Lo spettacolo si apre su una scena quotidiana di violenza da strada, ragazzotti senza nulla da fare che distruggono il loro tempo su una panchina a meditare danni, un poveraccio inerme che diventa la vittima dei loro soprusi, un gioco al massacro senza pietà, e molto divertimento (solo per loro).

Poi la musica diventa trascinante e al ritmo di “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, la violenza cresce, cambia vestito, “ideali”, si allarga fino a diventare terrorismo, ISIS, si stacca dalla provincia sonnolenta e si sparge per il mondo, senza guardare in faccia  a nessuno. Bella la scena con gli attori vestiti completamente di nero, il fumo che sale, è una manifestazione, torri che crollano, pulmini lanciati sulla folla. La follia e la violenza non hanno più limiti.

Bravi i ragazzi, tutti, nessuno escluso (un gruppo, senza nomi) che si ascoltano e interagiscono a volte meglio di tanti professionisti, e che hanno ringraziato alla fine le loro maestre e mentori: Matilde Facheris e Michelina Capato che da anni lavorano con i detenuti.

Ci sono momenti anche molto divertenti, come quello con il diavolo che vorrebbe avere la meglio, con quelle sue lucide scarpe rosse e il mantello e il cilindro da prestidigitatore, sembra un povero ubriaco, un pagliaccio, un patetico personaggio che cerca di trascinare i deboli nella sua rete malvagia. Ma loro non ci cascano più.

L’ultima scena è una ripresa della prima che ha aperto lo spettacolo, ma ora tutto è cambiato. In meglio.

Mi mettevo, mentre guardavo lo spettacolo, nei panni di quei ragazzi (se mai fosse possibile) e immaginavo l’importanza che deve aver avuto essere lì, davanti ad un pubblico, a fare delle cose che non si sarebbero mai aspettati di fare in vita loro e di averle fatte bene.

Se solo qualcuno li avesse presi e portati via dalle loro vite, quelle dell’inizio, con l’arte, il divertimento, la gioia, lo sport, l’amore, ora non sarebbero dove sono.

Ma non sarà sempre così e noi glielo auguriamo di tutto cuore. Forza ragazzi, mettetecela tutta. La vita è una sola, senza possibilità di repliche.

Daria D.

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza), 25 e 26 settembre 2018
Ci avete rotto il caos
di e con gli attori detenuti del Carcere di Milano-Bollate
spettacolo promosso da Consorzio VialedeiMille di Milano e II Casa di Reclusione Milano-Bollate

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