Aurora Sarcone, una fotomodella per caso

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È iniziato tutto per caso, come sempre accade nelle storie più belle ed emozionanti. A vedere le sue fotografie, però, c’è da ringraziare il “caso” che l’ha instradata verso flash e obbiettivi. La premessa però è d’obbligo: prima che essere fotomodella, social-influencer e chi più ne ha più ne metta, Aurora Sarcone è innanzitutto mamma a tempo pieno di Martina e Niccolò. Poi, ed il dettaglio nel suo caso non va trascurato, è moglie di Michele Ferri. Non proprio “uno qualunque”. In giro per l’Italia, ci sono una decina di tifoserie calcistiche che hanno tifato per lui e fatto il suo nome al grido della speaker. Difensore arcigno, un passato in serie A e in serie B, atleta e calciatore. Ma, per una volta, i riflettori sono accesi su sua moglie. Aurora Sarcone da Palermo, 38 anni portati col fascino di una 20enne, un diploma in ragioneria e il rammarico di non aver completato gli studi universitari. Da qualche tempo, fotografie e social sono entrate a far parte del suo quotidiano. “Fin da piccolina ho sempre amato le fotografie, un noto fotografo palermitano quando ero ragazzina mi chiamava per realizzare degli shooting… e io mi divertivo un mondo!” ricorda Aurora. Poi sono arrivati il periodo dell’adolescenza, il matrimonio, i figli. Priorità inevitabilmente cambiate. Anzi, Aurora le foto si è messa a farle lei ai suoi figli. I social e gli smartphone con risoluzione stellare hanno fatto il resto. “Tutto è diventato più semplice: puoi scattarti un selfie in pochi secondi, mettere il filtro che preferisci… et voilá il gioco è fatto!”. Scatto dopo scatto, il popolo di Instagram e Facebook ha iniziato a conoscerla, scoprirla, seguirla. Ma non solo. Bella come è, sono spuntate le prime collaborazioni fotografiche.

Ricordi la prima volta… professionale?

Il mio primo shooting fotografico con un vero fotografo, Yari Caliandro, è stato per Helenadia Italia, un noto marchio di orecchini gioiello. Ero molto preoccupata ed un po’ rigida ma il risultato è stato perfetto.

Da allora…

Sono arrivate altre collaborazioni, una delle prime è stata givemefive, dove dietro a questo marchio c’è Seby, un ragazzo con un grande cuore: i suoi capi d’abbigliamento oltre ad essere di qualità sono un aiuto concreto per i bimbi con deficit visivo. Poi ha bussato alla mia porta Marco Dell’Omo in concomitanza con un momento molto particolare della mia vita chiedendomi di pubblicizzare il suo bracciale “Ocean Drop Pink Ribbon”, una goccia per la vita, che supporta la ricerca sul tumore al seno. Ho accettato subito dandomi la spinta di rimettimi in gioco e soprattutto di reagire agli ostacoli della vita.

Non solo fotografia: nel tuo approccio al mondo dello spettacolo c’è qualcosa di unico.

Ho fatto diversi concorsi di bellezza, alcuni vinti altri no. Ma so a cosa vi state riferendo. Ho un bel ricordo che riguarda il cinema, ed è quello di aver partecipato nel film “Il Padrino parte III” nel quale ho fatto solo una comparsa, ma ho avuto il grande privilegio di passare una giornata intera con i grandi del cinema mondiale con Al Pacino, Talia Shire, Andy Garcia.

Che giudizio dai del mondo dello spettacolo per come lo hai vissuto?

Penso sia divertente, poi in ogni settore ci sono i pro e i contro. Ma non lo conosco così tanto per dare un giudizio.

Fisicamente come ti vedi?

Mi accetto così per come sono, anche perchè ho un carattere allegro, mi piace vivere la vita, cerco sempre il lato positivo in ogni situazione. Sono determinata e… quando mi metto una cosa in testa ci devo riuscire! Lasciatemelo dire: di solito ci riesco…

Nelle fotografie sei un’esplosione di bellezza ed eleganza…

Ma nel quotidiano non penso di essere una persona esibizionista: mi piace vestire bene, truccarmi, avere le mani apposto… ma lo faccio principalmente per me. Di giorno sono molto sportiva con jeans, scarpe basse e t-shirt; la sera oso di più: tacco e qualche scollatura.

Progetti in vista?

Sì, ci sono dei progetti ma legati… al mondo reale! Mio marito tra un po’ appenderà le scarpe al chiodo e insieme  pensiamo di realizzare qualcosa nel settore sportivo.

Ed invece, guardando al mondo dei social?

Considerando che per me è iniziato per gioco e ancora lo è, non mi reputo una influencer, ma mi fa piacere interagire con i miei follower

Immaginati in futuro: dove ti vedi?

Tra dieci anni mi vedo a fianco dei miei figli per sostenerli sempre in tutte le loro scelte. Dimenticavo: avrò qualche capello bianco in più…

Luca Fina

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