Tutti noi sappiamo che una parola può avere più accezioni, che a volte, differiscono fra loro solo per delle cosiddette sfumature di significato. Per esempio, molto spesso, si pensa che i vocaboli “rattristito” e “rattristato” siano sinonimi, ma in realtà non è così, cerchiamo ora di capire perché.
Il termine rattristato, participio passato del verbo rattristare, indica uno stato d’essere che non è in divenire, ma che già è tale, quale afflitto, addolorato e rammaricato.
La voce rattristito indica invece un’azione che fluisce o in senso transitivo, “ti rattristisco”, o intransitivo, quando ad esempio viene usato per far riferimento ad un fiore che con il passare del tempo si appassisce e che quindi si può definire rattristito, o addirittura, in senso riflessivo “si rattristisce a sentire quei discorsi”.
Questo vocabolo, a differenza dell’altro, mette maggiormente in evidenza il concetto di “flusso dell’attività”.
La rubrica Rispettiamo l’Italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.
Martina Naccarato