La poetica erotica dei lirici omosessuali del XX secolo con Pino Strabioli

Data:

Giovedì 1 settembre 2016 ai Giardini della Filarmonica di Roma

Talora le serate teatrali non ci riservano una vera e propria azione di drammaturgia piena di pathos e sublimi sensazioni emotive, colpi di scena, nel suo farsi, ci consentono d’approfondire la conoscenza esistenziale e creativa d’alcuni artisti che hanno lasciato un’impronta nel loro tempo, ma che la gente ricorda solo per forma e sentito dire. Questo accade con i “concerti reading” quale quello che Pino Strabioli ha offerto in omaggio al poeta umbro perugino Sandro Penna classe 1906, che figlio d’un padre commerciante e donnaiolo nella sua città in corso Vannucci al termine del quale si gode un ottimo panorama sulla parte bassa del capoluogo, ebbe un difficile rapporto con lui; così quando la madre si separò, la raggiunse a Roma e cominciò a frequentare, senza vergognarsene,i poeti che avevano le sue stesse tendenze caratteriali, come P.Paolo Pasolini e D. Bellezza; nella cui casa disordinata con quadri accatastati,cani e gatti si riunivano,prese ad andare in cerca di fanciulli,esperti e smaliziati a Villa Gordiani,la stazione Termini, il Tevere, Villa Borghese ed il Mandrione. Spesso s’incontrava lì con il collega friulano che gli cedeva i suoi ragazzi, tra cui ricorda due ebrei di 18 e 15 anni d’origine ebraica Ernesto e Sandro che vissero la loro adolescenza a spese di Penna, definito un pederasta “mangia unghie”, morendo poi nei campi di concentramento. Trascorreva le notti insonni, dormendo il giorno nei bar e nelle farmacie di turno in cerca d’avventura,facendo amicizia pure con l’indimenticabile Paoletto con cui formò una forte sodalità con i loro rispettivi amanti:Poli con un fruttivendolo e Penna con lo zingarello. Era, però, una sofferenza stare con lui dato che Penna era abituato a togliersi le scarpe per stare più comodo ed a mandare perciò effluvi nauseabondi nelle stanze e salotti ed alla presenza dei convitati. Tutto questo racconto didascalico sull’artista, che già c’era stato fatto in parte “gustare”da quel talentuoso “maestro di palcoscenico”che era il quirite Mario Scaccia, è stato scandito con fonetica sublime dall’attore Pino Strabioli che l’ha tratto dal volumetto “Autobiografia al magnetofono” a cura di un altro poeta che ha il coraggio di sentirsi fieramente “diverso” come Elio Pecora, nella cui casa Strabioli ha scoperto appunto il valore intramontabile come versificatore di Sandro Penna, le cui migliori e più suadenti,palpitanti e metaforiche visionarie liriche sono state scandite da Guglielmo Lello ed Alberto Melone accompagnati dal dolce ed armonioso suono della fisarmonica di Marcello Fiorini.Erano presenti tra gli spettatori la veterana ed inossidabile Franca Valeri ed il brioso comico e show-man Christian De Sica. La platea molto folta ha seguito in riflessivo silenzio e rispetto la poetica dell’omosessualità, alla metà del xx secolo contestata,per circa 60 minuti. Per gli amanti della musica invece ci sarà il concerto rock di sabato sera 3/09 “Jesus was homeless”con l’ensemble composto da: Tiziano Rizzuto voce con chitarra e tastiera, Fulvio Glercian chitarra; Motoreddo basso ed A. Vona batteria. Come si vede i “Solisti del teatro”pur nella brevità dei loro spettacoli, tentano di non farsi mancare nulla ed accontentare tutti i gusti,compreso l’umorismo sarcastico di cui è stato protagonista Max Paiella che venerdi 2/09 ha riproposto il lavoro già applaudito al Teatro Vittoria “Solo per  voi”.

Susanna Donatelli

 

 

 

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati