Presentata in settimana presso la sede del Comune di Salerno la seconda stagione della rassegna curata da Erre Teatro
Mutaverso Teatro nasce da una felice intuizione di Vincenzo Albano, talentuoso ed intraprendente promoter salernitano, e dalla lungimiranza ed il sostegno dell’amministrazione locale, nella persona del Dott. Ermanno Guerra, decano dell’assessorato alla cultura ed oggi presidente della commissione che presiede alle attività culturali.
“Vincenzo ha fatto tutto all’insegna del non convenzionale” sostiene Ermanno Guerra, Mutaverso difatti punta tutto sull’eterogenenìa dei valori in campo: «nella scelta degli spettacoli – spiega Albano – la conferma del mio tentativo di lavorare sulla testualità teatrale, sulla centralità del ruolo dell’autore e dell’attore, ma senza trascurare al contempo il tentativo di aprirmi a linguaggi sempre nuovi. con altrettanti spettacoli che, nel loro orientamento perfomativo, si affrancano dalla testualità. Il successo della prima stagione, in questo senso, tentativo ben recepito, mi ha incoraggiato a ripetere l’esperienza e continuare su questa linea».
Ad aprire la rassegna il 2 gennaio: “ITACA/ la bottega dei ritorni”, «primo tentativo di censimento delle risorse artistiche territoriali parcellizzate in giro per l’Italia»: progetto residenziale curato da Maurizio Lupinelli e rivolto ad una selezione di 20 attori salernitani. «Ciò che innanzitutto mi incuriosiva – spiega Albano – è la non conoscenza reciproca: in questa occasione, molti si incontreranno per la prima volta. Mi sembrava ben augurante quindi convocare e far rientrare in città queste risorse e riunirle, con l’obiettivo comune di sperimentare insieme una forma di residenza, o piuttosto di “convivenza”. È questo il tentativo di instaurare un dialogo tra le risorse territoriali, e quindi di poter stabilire un fronte comune. Devo dire che gli attori selezionati hanno già risposto con molto entusiasmo» ed infine per il 7 gennaio, prevista un’open class del progetto, in scena presso la Chiesa di S. Apollonia, nel cuore del centro cittadino.
Ma, come ci tiene ad aggiungere Albano,«per risorse autoctone non ci si riferisce solo agli attori, ma anche al grande contributo organizzativo e mediatico di altrettanti giovani salernitani”. Anche per questa seconda stagione, Mutaverso può godere infatti del sostegno mediatico di Scene Contemporanee e Puracultura, e del supporto di Rete dei Giovani per Salerno ed Informagiovani Salerno.
Ulteriore novità di quest’anno la proposta di una stagione teatrale itinerante, dal centro storico alla zona orientale della città. «Esperimento giustificato per ragioni di carattere artistico e di ospitalità del teatro in luoghi non convenzonali. Tante compagnie giovani, soprattuto under 35, da gran parte della penisola, ed in maggioranza mai transitate prima da queste parti».
A sostegno dell’iniziativa inoltre, previsto inoltre l’avvio a breve una campagna di crowdfunding, oltre che il rinnovarsi di una pratica nobile quale quella del biglietto sospeso, già esperimento di successo nella precedente edizione della rassegna.
Viste le premesse, ci si auspica che Mutaverso possa sancire, anche in questa seconda edizione, il rinnovarsi dell’incontro tra una platea curiosa ed una vera cultura del teatro, sapere relazionale ed incontro tra professionalità diverse, pratica questa ancora marginale rispetto al dominio scellerato di melodrammi e pantomime, così care ai tanti mestieranti e cattedratici che operano in città. Esperienze recenti, tra cui Mutaverso, lasciano però ben sperare, dimostrando come l’arretratezza della scena cittadina rispetto al contesto nazionale sia certo evidente ed assolutamente esecrabile, ma non per questo inemendabile.
Un nuovo teatro salernitano c’è, e ne sono testimonianza viva i tanti giovani che si apprestano al raduno in occasione della rassegna.
Infine, nell’iniziativa virtuosa che Mutaverso è e sarà, si vuol segnalare in particolare lo spettacolo
“Acqua di Colonia”, grande successo stagionale di Frosini/ Timpano, ad Aprile in scena a Salerno.
La parola ora allo spettatore.
Bernardo Tafuri